Giurista (Bagnolo, Firenze, tra il 1181 e il 1185 - forse Bologna tra il 1259 e il 1263), il più famoso rappresentante della scuola dei glossatori. Il suo nome è legato alla Glossa perpetua a tutto il [...] ancora fino al 1627; il suo studio si diffuse per tutti i paesi europei dove il dirittoromano penetrò come diritto comune (tanto che la recezione del dirittoromano si poté dire una recezione, in gran parte, dell'opera d'A.), subendo manipolazioni e ...
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Giurista, teologo e storico spagnolo (Saragozza 1517 - Tarragona 1586). Studiò a Salamanca, a Padova e a Bologna (dove fu allievo di A. Alciato); si addottorò (1541) in utroque iure. Trasferitosi a Roma [...] ; fu vescovo di Alife, Lérida, Tarragona; prese parte al concilio di Trento. Coltivò con indirizzo storico-critico il dirittoromano e, soprattutto, il canonico (dell'uno e dell'altro illustrando soprattutto le fonti, in numerosissimi trattati, che ...
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Giurista e storico inglese (Londra 1850 - Gran Canaria 1906). Lettore a Cambridge (1884), vi divenne prof. di diritto inglese (1888). Fu tra i più eminenti giuristi inglesi della fine del sec. 19º. Delle [...] per il suo trattato De legibus et consuetudinibus Angliae, risolvendo così la questione concernente l'indipendenza di esso dal dirittoromano; History of English law before the time of Edward I (1895), in collaborazione con F. Pollock; Canon law in ...
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Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] una generale revisione del Sextus, pare abbia compilato il titolo di De regulis iuris, ricavato in gran parte dal dirittoromano. Tornato l'anno seguente a Bologna, vi morì poco dopo. Nella sua opera scientifica (Additiones al Digesto, un apparato ...
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Giurista e uomo politico italiano (Castellammare di Stabia 1923 - Roma 1989). Prof. di dirittoromano nell'univ. di Cagliari (1953), poi a Bari e a Napoli fino al 1963, quando fu nominato giudice della [...] (febbr. 1976 - gennaio 1979), dal 1976 al 1987 senatore per la Democrazia Cristiana. Fra gli scritti: Ricerche sul deposito irregolare nel dirittoromano (1947); Studi sul processo formulare romano (I, 1956); Ius quod ad actiones pertinet (1960). ...
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Giurista italiano (Cerreto Sannita 1914 - Napoli 2014), professore universitario dal 1942, ha insegnato istituzioni di dirittoromano nelle università di Catania e di Napoli, dove è stato preside della [...] . Fondatore e direttore delle riviste Iura e Labeo. Tra le opere: Storia del dirittoromano (1948); L'ordinamento giuridico romano (1949); Diritto privato romano (1958); La rivoluzione della plebe (1975); La democrazia a Roma (1979); Giusromanistica ...
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Giurista (Orléans 1699 - ivi 1772). Magistrato dal 1720, fu dal 1739 prof. di diritto a Orléans; conoscitore profondo del dirittoromano e canonico e delle coutumes. La sua opera maggiore è rappresentata [...] dai due trattati che si riferiscono al diritto privato (Traité des obligations, 1761; Traité sur différentes matières du droit civil, post., 1781). Meno riuscita l'opera sulle Pandette (Pandectae Iustinianeae in novum ordinem digestae, 1748-52), dove ...
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Giurista inglese (n. Cambridge 1835 - m. presso Alessandria d'Egitto 1886); prof. all'univ. di Londra, giudice alla Corte d'appello di Alessandria d'Egitto, attirato dai problemi filosofici della scienza [...] of jurisprudence, 1872), scrisse, tra l'altro, anche una breve storia del dirittoromano. Suo figlio, Maurice Sheldon (Londra 1872 - Ulverston 1940), predilesse il diritto comparato, che insegnò all'università di Londra, dopo avere svolto in Egitto ...
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Giurista e filosofo (Clermont-Ferrand 1625 - Parigi 1696). Fu avvocato del re a Parigi. La sua opera maggiore è il trattato su Les lois civiles dans leur ordre naturel, pubblicato anonimo (1689-94), a [...] seguì Le droit public (postumo, 1697). Il merito insigne, per cui il D. fu esaltato come il più grande giureconsulto francese del sec. 17º, fu quello di aver dato una sistemazione chiara e organica del diritto nazionale sulla base del dirittoromano. ...
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Giurista e diplomatico (Fontenay-le-Comte 1531 - Parigi 1591); avvocato del re e del fisco, presidente del parlamento, finì vittima della lotta tra le fazioni di Parigi assediata. Fu tra i primi a studiare [...] sistematicamente il dirittoromano dal punto di vista dei culti, come diritto storico (De verborum quae ad ius pertinent significatione, 1558; De formulis et sollemnibus populi romani verbis libri VIII, 1583). ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...