(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] da tutti è tenuto per certo, sulla scorta di Odofredo, che si cominciassero a leggere e spiegare i libri del dirittoromano non appena essi furono qui portati da Ravenna. Ma quando avvenne e perché questo trasporto? È probabile che si facesse nel ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] inoltre iniziata, con la creazione di un apposito commissariato, la formazione di un diritto nazionale unitario, in cui, esclusa ogni influenza del dirittoromano, sarebbero ripristinate le vecchie tradizioni germaniche. Criterio fondamentale di tale ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] più delle volte, contrassegnata con il nome di Societas delinquendi, essa, nel dirittoromano, non ebbe un titolo speciale. È vero per altro, che, nel dirittoromano, l'associarsi per uno scopo pericoloso fu represso sin dall'epoca repubblicana; ma ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] , come Napoli, Salerno, Amalfi, Bari, Messina, Palermo, Catania.
Ma con lo sviluppo degli statuti e col risorgimento del dirittoromano anche la consuetudine perde terreno; e per la sua validità si richiede anzitutto che sia approvata dagli organi ...
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Contratto è definito dalla legge l'accordo di due o più persone per costituire, regolare o sciogliere fra loro un vincolo giuridico. Genericamente l'accordo di due o più persone sopra un oggetto d'interesse [...] in altri termini, se il contraente danneggiato dal mutamento dello stato di fatto abbia facoltà di recedere dal contratto stesso.
Ignoto al dirittoromano (almeno nella sua generalità), quel problema fu posto dapprima, ed ebbe largo svolgimento, nel ...
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Nato a Bologna il 17 gennaio 1827, fu dal 1853 al 1888 professore di Pandette nell'università di Bologna. Insegnò pure per brevi periodi il diritto civile e la procedura civile, ed esercitò nobilmente [...] e larga cultura si attenne nell'insegnamento alla vecchia tradizione italiana. I suoi scritti principali sono: Studi di dirittoromano, Diritto delle obbligazioni (Bologna 1856) e Lezioni su temi del ius familiae (Bologna 1881) che costituiscono i ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] quasi scomparso in questo periodo se non vi fosse stato il Liber iudiciorum.
3. Periodo della recezione del dirittoromano comune e del diritto canonico. - Questo periodo viene preparato nella seconda metà del sec. XII e nel principio del XIII dai ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] nota di Pietro Bonfante che mette in evidenza come l'antico diritto giapponese offra un'analogia quasi inesplicabile, tant'è sorprendente, con l'antichissimo dirittoromano); H. Roesler, Entwurf eines Handelsgesetzbuches für Japan mit Commentar, voll ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , dell'assoluta indipendenza dell'impero. Di essa, le decisioni di Roncaglia (1158) non sono che corollarî, dedotti attraverso il dirittoromano e il barbarico.
Così i comuni lombardi cercano di trar profitto dalla lotta tra impero e papato. Ma con ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] ampio che invano s'era proposto Teodosio II, e del quale i re barbari d'Occidente, nelle loro compilazioni di dirittoromano, ci offrono ben pallidi esempî, ristretti a un gruppo esiguo di fonti (G. Ferrari, Codificazione giustinianea e leggi romane ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...