Indica nel linguaggio giuridico romano una disposizione di ultima volontà che si distingue dal testamento perché non soggetta, almeno in origine, a nessuna delle molte formalità richieste per quest'ultimo [...] . (par. 526 seg.); A. Koeppen, Lehrbuch des heutigen römischen Erbrechts, Würzburg 1895, p. 711 segg.; S. Perozzi, Istituzioni di dirittoromano, 2ª ed., II, Roma 1928, p. 677 seg.; W. W. Buckland, Handbook of Roman law from Augustus to Justinian, 2 ...
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È la prestazione di una cosa come segno della conclusione di un contratto. Questa prestazione nella maggior parte dei casi è una somma di danaro di non grande entità in rapporto al valore patrimoniale [...] i quali accolgono il concetto confirmatorio della caparra, al quale si era uniformato nei riguardi dell'arrha il dirittoromano pregiustinianeo.
L'art. 1217 del codice italiano dispone: "Quando non risulti una diversa volontà dei contraenti, ciò che ...
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STERILIZZAZIONE eugenica (XXXII, p. 719)
Ottorino VANNINI
Diritto penale. - Il delitto di sterilizzazione appare per la prima volta nella legislazione penale italiana vigente. Non mancano, però, precedenti [...] storici degni di rilievo.
Basti pensare che nel dirittoromano imperiale venivano puniti in base alla legge Cornelia de sicariis et veneficiis, tanto coloro che eseguivano la castrazione, quanto coloro che alla castrazione stessa consentivano (Dig., ...
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Giureconsulto francese nato a Tolosa nel 1522, morto a Bourges nel 1590. Fu il più grande degl'interpreti delle leggi romane nel sec. XVI. Figlio di un agiato artigiano (che in Oléron, donde venne a Tolosa, [...] noi, utilmente l'ammodernavano e che costituivano il nostro diritto vigente: in Francia le condizioni del diritto vigente erano diverse. Altrettanto ebbe in odio i tentativi di sistemi di dirittoromano.
Tra le edizioni di Opera omnia del Cuiacio è ...
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Storico del diritto olandese, nato a Batavia (odierna Jakarta, Indonesia) il 5 ottobre 1920. Conseguito nell'aprile 1949 il dottorato in Storia del diritto presso l'università di Amsterdam, nello stesso [...] è stato più volte insignito di lauree honoris causa.
L'ambito delle sue ricerche è molto ampio. Accanto a studi di dirittoromano (si ricordano i saggi Inst. 2.1.41 et les origines de la ''revendication'' au vendeur non payé, in Revue internationale ...
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Giurista, nato il 1° giugno 1866 a Cologna Veneta, morto a Torino il 29 dicembre 1923. Fu professore a Camerino (1894), Urbino (1897), Siena (1900), ordinario a Modena (1903) e a Torino (1918). Come scrittore [...] 1929, voll. 2). Altre opere: L'eredità giacente nel dirittoromano e moderno, Torino 1891; La successione nel possesso negli atti tra vivi, in Riv. ital. per le sc. giur., 1894-95; Il diritto subbiettivo e la legge, Camerino 1896; Cenni intorno alla ...
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. Secondo una terminologia diffusa nelle fonti letterarie, addictus è nel dirittoromano il debitore contro il quale, in forza della condanna a una somma di danaro o della confessione di un debito analogo [...] pagare per lui, potrà essere venduto schiavo di là dal Tevere o messo a morte. Questo procedimento, che risale all'antico diritto civile ed è esattamente regolato nelle XII tavole (tav. 3ª, secondo la ricostruzione usuale), decade nel corso dell'età ...
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Giurista, figlio di Ettore (v. XII, p. 655), nato a Roma il 25 luglio 1875, morto ivi il 5 dicembre 1934 Si laureò a Roma nel 1898: libero docente nel 1904, divenne professore di dirittoromano a Cagliari [...] LXIII (1889), pp. 209 segg., 426 segg.; Il dirittoromano e la papirologia, in Bull. ist. dir. rom., XIV (1902), p. 59 segg.; La critica delle fonti e il metodo comparato nello studio del dirittoromano, in Circolo giuridico, XXXV, 1 (1904), p. 201 ...
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GOLDSCHMIDT, Levin
Edoardo Volterra
Giurista tedesco, nato a Danzica il 30 maggio 1829, morto a Wilhelmshöhe il 16 luglio 1897. È a buon diritto considerato fra i maggiori commercialisti del secolo [...] giuridici dedicati e offerti a F. Schupfer, III, Torino 1898, p. 65 segg. Per l'attività del G. nel campo del dirittoromano V. Scialoja, in Bullettino dell'Istituto di dirittoromano, IX (1896), p. 314 segg. (ivi l'elenco delle opere romanistiche). ...
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Criminalista, nato ad Arezzo il 17 febbraio 1748, morto in Firenze il 15 dicembre 1830. Dapprima, come lettore straordinario di diritto civile nell'università di Pisa, si rese noto per eruditi lavori sul [...] dirittoromano e sul diritto civile; nel 1775 fu nominato professore di diritto penale nell'università di Pavia, dove tenne la prolusione De varia iurisprudentia criminali apud diversas gentes eiusque causis, pubblicata nello stesso anno. Ostile alle ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...