Giurista (Düsseldorf 1817 - Lipsia 1892). Professore straordinario di dirittoromano e di diritto civile francese a Bonn (1847), passò nello stesso anno a Basilea come ordinario e quindi a Greifswald (1852), [...] Monaco (1857), Heidelberg (1871), Lipsia (1874), ove rimase fino alla morte. Fu membro autorevolissimo della commissione incaricata di redigere il progetto del codice civile per l'Impero germanico. La ...
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Giurista (Roma 1823 - ivi 1894), prof. di dirittoromano nell'univ. di Roma dal 1850 al 1870 quando, successivamente all'annessione di Roma da parte del Regno d'Italia, per fedeltà al Pontefice, lasciò [...] storico-filologica, in un'epoca in cui il dirittoromano veniva studiato con criterî dogmatici, precorse gli orientamenti della moderna scienza romanistica ricercando le linee del diritto classico ed elaborando i fondamentali criterî per identificare ...
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Giurista (Aurich, Frisia, 1818 - Gottinga 1892). Studioso del dirittoromano, si oppose allo storicismo savignyano, affermando che il diritto non è formazione incosciente e irriflessa dello spirito popolare, [...] Gottinga. Socio straniero dei Lincei (1883).
Opere
Il terreno sperimentale per la dimostrazione dei suoi postulati fu il dirittoromano, con la famosa opera Der Geist des römischen Rechts auf den verschiedenen Stufen seiner Entwickelung (1852-65; 6a ...
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Storico italiano del dirittoromano (Roma 1883 - Formia 1971). Già prof. nelle univ. di Ferrara, Perugia, Sassari, Macerata, Padova, ha insegnato dal 1924 al 1954 storia del dirittoromano nell'univ. di [...] di P. Bonfante, ha dedicato la sua attività scientifica ad allargare le basi della conoscenza storica del dirittoromano, considerando il diritto come aspetto parziale d'una realtà storica più profonda. Opere principali: Studii sopra le azioni penali ...
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Dirittoromano. - Il termine culpa è usato comunemente in latino a indicare il rapporto causale tra un evento dannoso, o comunque spiacevole, e l'azione o omissione di una persona. In questo senso, che [...] danneggiante nell'esercizio della sua arte o mestiere. Nel diritto giustinianeo, invece, la colpa s'identifica col non und die Entwicklung der Lehre von den Verschuldungsgraden in röm. Recht, in Rechtsidee und Staatsgedanke (Festschrift Binder), ...
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LOCAZIONE
Roberto MONTESSORI
Giuseppe TASSINARI
Emilio ALBERTARIO
. Dirittoromano. - Già nel dirittoromano la locatio conductio presenta tre tipi fondamentali: locatio rei, locatio operis faciendi, [...] , in Riv. it. sc. giur., 1927, p. 529 segg., 1928, p. 3 segg.; E. Costa, La locazione di cose in dirittoromano, Torino 1915; C. Ferrini, La colonia parziaria, in Opere, III, Milano 1929, p. 1 segg.; C. Longo, Sulla natura della merces nella locatio ...
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PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Dirittoromano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] all'obbligazione a proprio carico. Avuto riguardo alla sua origine, il detto patto si ha ordinariamente nella compravendita: in dirittoromano, in base alla lex commissoria, la vendita si considerava come mai conclusa se il venditore non riceveva il ...
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. Nel dirittoromano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] il consenso dei figli legittimi, se ve ne erano. In seguito trovarono a questo riguardo applicazione norme del dirittoromano e del diritto canonico, ma influì pure l'antica costumanza barbarica di non distinguere tra le varie specie di illegittimi ...
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Dirittoromano. - Il rapporto di comproprietà o condominio è nel dirittoromano indicato dall'espressione rem communem habere o rem plurium esse, come il rapporto di proprietà, nel quale vien posta in [...] ., 9ª ed., Milano 1932, p. 289 segg.; id., Corso di dirittoromano, II, 2: Proprietà, p. 3 segg., con bibl; S. Riccobono, Dalla communio del diritto quiritario alla comproprietà romana, in Essays in Legal History a cura di P. Vinogradoff, Oxford 1913 ...
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Nel dirittoromano, campo del diritto di accrescimento erano il condominio e l'eredità.
Condominio. - Se uno dei condomini dello schiavo non poteva acquistare per mezzo dello schiavo, come accadeva nel [...] , che l'erede per accrescere non abbia bisogno di nuova accettazione e l'accrescimento operi, anzi, a sua insaputa.
Nel dirittoromano si distingueva una triplice forma di congiunzione: re et verbis, se la chiamata riguardava la medesima cosa ed era ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...