Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto mercantile
Francesco Migliorino
Un nuovo Medioevo del diritto?
Mondi globali tracciano l’orizzonte del nostro tempo storico. Con la nostalgia di un centro perduto per sempre, la condizione postmoderna [...] e consuetudini che affondavano le loro radici in un’età mitica, precedente la nascita delle leggi del regno e del dirittoromano (Cordes, in From 'lex mercatoria' to commercial law, 2005). C’è tuttavia del vero nell’esordio di Malynes. L’espressione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] . La seconda mira a costruire – in analogia con quanto proposto da Emilio Betti per il dirittoromano – una nuova ermeneutica delle dottrine curiali mediante il confronto con le teorie dogmatiche contemporanee e la loro traduzione in concetti del ...
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Diritto e politica
Dieter Grimm
La produzione del diritto
Le società premoderne
L'attuale rapporto fra diritto e politica è determinato essenzialmente dalla positivizzazione del diritto, ossia dal processo [...] forma tradizionale, o furono modificati mediante la ricezione - sollecitata non dai legislatori, ma dalla dottrina - del dirittoromano, che rispetto alle consuetudini giuridiche locali era dotato di maggiori capacità di adattamento. Anche quando nel ...
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Giurista e uomo politico italiano (Napoli 1884 - Roma 1964). Fu uno dei maggiori studiosi italiani di dirittoromano e insegnò in numerose università. Nel 1943 presidente del Comitato di liberazione nazionale [...] e Giustizia e della Pubblica Istruzione (1944-45). Opere principali: Istituzioni di dirittoromano e Storia del dirittoromano.
Vita
Professore di dirittoromano nelle università di Camerino, Perugia, Cagliari, Messina, Modena, Napoli, Roma, e per ...
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Giurista (Camerino 1890 - Camorciano di Camerino 1968); la sua eccezionale cultura lo portò ad insegnare dirittoromano, diritto processuale civile, diritto internazionale privato, diritto agrario, diritto [...] principali: La struttura dell’obbligazione romana e il problema della sua genesi (1919); Diritto processuale civile italiano (1932); Dirittoromano: parte generale (1935); Teoria generale del negozio giuridico (1943; 2a ed. 1950); Interpretazione ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] genitori o del tutore, qualora il nubendo non abbia raggiunto la maggiore età). La principale differenza tra il dirittoromano classico e quello contemporaneo è stata apportata nel Medioevo, sempre per opera dei canonisti, con l’introduzione, quale ...
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Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto [...] esilio.
La c. nell’esperienza giuridica romana. La nozione di c. trapassa nell’esperienza giuridica romana. Nel dirittoromano, civilitas («cittadinanza») designava l’appartenenza alla civitas. Si diventava civis per nascita da padre cittadino, o, in ...
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Lo Stato nella sua attività finanziaria e in particolare nei suoi rapporti con i contribuenti (➔ imposta).
Nel dirittoromano fiscus designò originariamente la sostanza e la cassa dell’imperatore, distinta [...] giuridica che rappresenta il principe, anzi lo Stato, in quanto titolare di un patrimonio non privato, ma sottoposto al diritto privato (eccettuati i privilegi). Da tale concezione si passò a quella secondo cui al f. era attribuita la titolarità ...
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Giurista e uomo politico (Bologna 1827 - ivi 1898); prof. di materie giuridiche all'univ. di Bologna (1853-1888), deputato radicale dal 1869 e senatore dal 1889. Tra le sue opere: Studi di dirittoromano. [...] Diritto delle obbligazioni (1856) e Lezioni su temi del ius familiae (1881). ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] la preparazione, con la collaborazione, da lui richiesta, di De Rossi e di Henzen. Nel 1854 fu chiamato alla cattedra di dirittoromano a Breslavia, e dopo il successo della Römische Geschichte (I-III, 1854-56) passò (1858) a Berlino per i lavori del ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...