Giurista e storico (Breslavia 1848 - Heidelberg 1911). Insegnò dirittoromano ad Amsterdam dal 1878 al 1907. Lasciò contributi fondamentali, modelli di metodo critico, sulle fonti romanistiche dell'alto [...] Medioevo, i cui risultati confluirono nell'opera maggiore, rimasta incompiuta: Geschichte der Quellen und Literatur des römischen Rechts im früheren Mittelalter (1891) ...
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Giurista (Terlizzi 1832 - Napoli 1895), prof. di dirittoromano nell'univ. di Napoli. Intelletto limpido e profondo, armonizzò i metodi critici e sistematici della pandettistica tedesca con le tradizioni [...] della scuola italiana. Tra le opere: Sistema del diritto civile romano (1883); Trattato delle obbligazioni (1887); Corso di dirittoromano (1890). ...
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Giurista (Rottenbach 1826 - Jena 1888), prof. di dirittoromano nelle univ. di Königsberg e di Jena. Partecipò alla vita politica prussiana. Fra i suoi scritti romanistici ebbe particolare risonanza Zur [...] Lehre von der römischen Actio, ecc. (1857), in polemica con B. Windscheid ...
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Giurista (Bassin, Pomerania, 1803 - ivi 1868), prof. di dirittoromano a Greifswald. Tra le sue opere: De iudicibus apud Romanos (1826); Äussere und innere Geschichte des römischen Rechts (1838-41). ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] uno; De constantia iurisprudentis), e di una lunga serie di Notae (1722). Perduto il concorso a una cattedra di dirittoromano con la cui retribuzione avrebbe potuto far fronte alle sue esigenze economiche, V. si diede alla ricomposizione dell'opera ...
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Giurista (Venatura, Sassoferrato, 1313 o 1314 - Perugia 1357). Personalità tra le più illustri nella storia del diritto italiano, fu apprezzato in tutta Europa per la profondità di pensiero, la forza di [...] civilis, l'opera che raccoglie i testi fondamentali del dirittoromano.
Vita e opere
Discepolo a Perugia di Cino da accursiana, e da lui prese il nome tutta una corrente del diritto europeo. Lasciò commenti a ogni parte del Corpus iuris civilis ( ...
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Giurista e uomo politico italiano (Napoli 1884 - Roma 1964). Fu uno dei maggiori studiosi italiani di dirittoromano e insegnò in numerose università. Nel 1943 presidente del Comitato di liberazione nazionale [...] e Giustizia e della Pubblica Istruzione (1944-45). Opere principali: Istituzioni di dirittoromano e Storia del dirittoromano.
Vita
Professore di dirittoromano nelle università di Camerino, Perugia, Cagliari, Messina, Modena, Napoli, Roma, e per ...
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Giurista (Camerino 1890 - Camorciano di Camerino 1968); la sua eccezionale cultura lo portò ad insegnare dirittoromano, diritto processuale civile, diritto internazionale privato, diritto agrario, diritto [...] principali: La struttura dell’obbligazione romana e il problema della sua genesi (1919); Diritto processuale civile italiano (1932); Dirittoromano: parte generale (1935); Teoria generale del negozio giuridico (1943; 2a ed. 1950); Interpretazione ...
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Giurista e uomo politico italiano (Pozzallo, Ragusa, 1904 - Firenze 1977), prof. di istituzioni di dirittoromano (dal 1933), ha insegnato nell'univ. di Firenze. Deputato democristiano alla Costituente, [...] le opere romanistiche: La sostituzione pupillare (1930); La successione ereditaria intestata e contro il testamento in dirittoromano (1930); La personalità scientifica di Sesto Pedio (1938); La genesi del sistema nella giurisprudenza romana (1972 ...
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Giurista e uomo politico (Bologna 1827 - ivi 1898); prof. di materie giuridiche all'univ. di Bologna (1853-1888), deputato radicale dal 1869 e senatore dal 1889. Tra le sue opere: Studi di dirittoromano. [...] Diritto delle obbligazioni (1856) e Lezioni su temi del ius familiae (1881). ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...