CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] (proditor) cuiera equiparato. La pena di morte, peraltro, era prevista per i due crimini anche dal dirittoromano a cui si poteva ricorrere ugualmente. Il diritto siciliano non prevedeva una procedura formale per tali reati e dava al re il potere di ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] si affiancano peraltro le molte auctoritates (la Scrittura, il patrimonio intellettuale antico e, dall'XI secolo, il dirittoromano, oltre che l'idea imperiale) alle quali la cultura europea fa riferimento per legittimarsi. La nozione medievale di ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] anche l'importante lettera a Federico Corner, De legibus, che testimonia, fra l'altro, gli interessi del F. per il dirittoromano.
Di fronte ad ulteriori insistenze del Visconti di trasferirsi senza più indugio presso di lui, il F. lasciò Bologna e ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] cinque anni anche se assenti per motivi di studio, ma all'Università di Parigi era vietato l'insegnamento del dirittoromano: il fine era quello di indirizzare tutte le forze verso la teologia. La costituzione, elaborata a Viterbo, sede temporanea ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] , soprattutto di quello repubblicano, per opporle alla decadenza del presente. La sua conoscenza del dirittoromano è attestata dall'eccellente interpretazione della Lex de Imperio, utilizzata ancora oggi per il restauro della parte del testo ormai ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] esso si richiama alle leges o alla rexione, l'accenno è all'autorità generale del dirittoromano.
Nel proemio, oltre al peso della tradizione romano-canonica, si possono cogliere sia l'ispirazione della scienza bolognese e del pensiero dei glossatori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] sarà tuttavia puramente descrittivo, quasi letterale, e comunque privo di ogni autorità. Nessun diritto naturale, nessuna ratio scripta quale il dirittoromano, ha inoltre forza normativa per interpretare i casi difficili o ignorati dalla legge; il ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] 1860) - personaggio di spicco nella vita imolese del primo '800, per tre volte gonfaloniere della città, docente di dirittoromano, noto uomo di cultura, ammiratore di Napoleone e poi magistrato di tendenze liberaleggianti - gli trasmise, insieme col ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] di S. Carlo a Mortella.
Approfondì la conoscenza del greco sotto la guida del profugo greco Costantino Margaris, studiò dirittoromano con Giacomo Savarese, seguì le lezioni di filosofia del giobertiano Luigi Palmieri. Nel complesso però il B. non ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] la bolla Super Speculam, del 22 novembre 1219, in cui fra l'altro si proibiva lo studio e l'insegnamento del dirittoromano ai "clerici" all'Università di Parigi, una misura che più che favorire un orientamento antiromanistico di Filippo II Augusto o ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...