La fideiussione nel diritto giustinianeo è un contratto formale, mediante il quale alcuno si obbliga a pagare un debito altrui nel caso che il debitore non paghi alla scadenza. Nel diritto antegiustinianeo [...] che si sia obbligato in solido col debitore principale, né al fideiussore giudiziale. Il fideiussore che paga, a differenza del dirittoromano, ha verso il debitore l'azione di regresso tanto per il capitale quanto per gl'interessi e le spese ed è ...
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Indica nel linguaggio giuridico romano una disposizione di ultima volontà che si distingue dal testamento perché non soggetta, almeno in origine, a nessuna delle molte formalità richieste per quest'ultimo [...] . (par. 526 seg.); A. Koeppen, Lehrbuch des heutigen römischen Erbrechts, Würzburg 1895, p. 711 segg.; S. Perozzi, Istituzioni di dirittoromano, 2ª ed., II, Roma 1928, p. 677 seg.; W. W. Buckland, Handbook of Roman law from Augustus to Justinian, 2 ...
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Con questa parola s'indicava in Roma l'adozione di una persona sui iuris, cioè l'aggregazione a una famiglia in qualità di filius familias di un pater familias, il quale traeva seco necessariamente nella [...] , l'arrogazione giustinianea non è che l'ombra dell'antico istituto.
Bibl.: P. Bonfante, Istituzioni di dirittoromano, 8ª ed., Milano 1925, p. 144 segg.; id., Corso di dirittoromano, Roma 1925, I, pp. 18 segg.; 31 segg.; S. Perozzi, Istituzioni di ...
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È, nei rapporti con gl'individui, l'esplicazione massima della potestà discrezionale di comando spettante al magistrato romano. Vi rientrano l'arresto (in vincula ducere), la fustigazione (verberatio), [...] Lipsia 1901, p. 35 segg.; P. Bonfante, Storia del dirittoromano, 3ª ed., Torino 1923, I, p. 197 segg a Giustiniano, Bologna 1921, p. 34 segg.; P. De Francisci, Storia del dir. rom., I, Roma 1926, p. 293 segg.; V. Arangio-Ruiz, L'Editto di Augusto ai ...
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. Si chiamano usualmente così quei giureconsulti, che nei secoli scorsi, principalmente in Italia, davano pareri per lo più alle parti in una lite dinnanzi ai tribunali o anche svolgevano gli argomenti [...] si è che, nella storia della giurisprudenza, i Consilia, sebbene non scevri di difetti, contribuirono all'ammodernamento del dirittoromano più di molti trattati. E presto si fondarono anche sulla storia degl'istituti, precorrendo la scuola storica ...
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È la prestazione di una cosa come segno della conclusione di un contratto. Questa prestazione nella maggior parte dei casi è una somma di danaro di non grande entità in rapporto al valore patrimoniale [...] i quali accolgono il concetto confirmatorio della caparra, al quale si era uniformato nei riguardi dell'arrha il dirittoromano pregiustinianeo.
L'art. 1217 del codice italiano dispone: "Quando non risulti una diversa volontà dei contraenti, ciò che ...
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Samuele C., il più giovane dei tre figli di Enrico C., nacque a Heidelberg il 20 ottobre 1679 e vi morì il 4 ottobre 1755. Nella storia della giurisprudenza i nomi del padre e del figlio sono, a buon diritto, [...] . Si deve pur dire imparzialmente che un grande ausilio veniva loro dalla realtà stessa delle cose: dominava, è vero, il dirittoromano. Enrico C. bene lo aveva studiato ed esaltato in un'Oratio de progressu iuris europei del 22 dicembre 1693 (pure ...
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. Questa parola ha nella storia della giurisprudenza un duplice significato. Indica infatti i consilia domandati dal giudice al sapiente sul modo di decidere la causa, e i consilia che le parti in causa [...] (3ª ed., Bologna 1909-1927). È ufficio importantissimo per chi studia l'affermarsi del dirittoromano in Italia su tutti gli altri diritti particolari. Il consiliarius, educato dai maestri delle università, suggerisce al giudice le dottrine apprese ...
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STERILIZZAZIONE eugenica (XXXII, p. 719)
Ottorino VANNINI
Diritto penale. - Il delitto di sterilizzazione appare per la prima volta nella legislazione penale italiana vigente. Non mancano, però, precedenti [...] storici degni di rilievo.
Basti pensare che nel dirittoromano imperiale venivano puniti in base alla legge Cornelia de sicariis et veneficiis, tanto coloro che eseguivano la castrazione, quanto coloro che alla castrazione stessa consentivano (Dig., ...
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Giureconsulto francese nato a Tolosa nel 1522, morto a Bourges nel 1590. Fu il più grande degl'interpreti delle leggi romane nel sec. XVI. Figlio di un agiato artigiano (che in Oléron, donde venne a Tolosa, [...] noi, utilmente l'ammodernavano e che costituivano il nostro diritto vigente: in Francia le condizioni del diritto vigente erano diverse. Altrettanto ebbe in odio i tentativi di sistemi di dirittoromano.
Tra le edizioni di Opera omnia del Cuiacio è ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...