, Rosario Giurista (Reggio Calabria 1910 - Roma 1988). Insegnò diritto civile e istituzioni di dirittoprivato nelle univ. di Catania, Pisa, Napoli e infine Roma “La Sapienza”, dove, presso la facoltà [...] si ricordano: Il negozio delegatorio (1932); La vocazione ereditaria diretta e indiretta (1934); L’adempimento dell’obbligo altrui (1936); La trascrizione. Appunti dal Corso di diritto civile tenuto dal Prof. Rosario Nicolò (3 voll., 1973). ...
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Il complesso dei beni, mobili o immobili, che una persona (fisica o giuridica) possiede.
DirittoDiritto civile
Nell’accezione giuridica, che riprende quella del diritto giustinianeo, l’insieme di tutti [...] al netto dei residui passivi.
P. nazionale
L’insieme dei p. netti appartenenti agli individui, alle persone giuridiche di dirittoprivato e agli enti pubblici che compongono una data nazione. Se si fanno rientrare nel concetto di p. soltanto i beni ...
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Giurista italiano (Naro, Agrigento, 1877 - Roma 1946). Insegnò diritto civile nelle università di Perugia, Macerata, Palermo, Roma. Partecipò ai lavori per la preparazione del codice civile. La sua produzione [...] problemi centrali e resta fondamentale.
Tra le opere principali, si ricordano: La promessa di ricompensa al pubblico nel dirittoprivato (1899); Contributo alla dottrina della confessione (1902); L'interpretazione dei contratti (1906); Sui così detti ...
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Giurista italiano (Verona 1907 - Padova 1998); prof. univ. dal 1939, insegnò diritto civile a Padova. Dal 1962 giudice alla Corte di giustizia della Comunità europea; dal 1972 avvocato generale della medesima. [...] civile (35a ed. 1994) rappresentarono un punto di riferimento per la scienza del dirittoprivato italiano e per l'insegnamento universitario. Tra le altre opere: Il matrimonio putativo (1936); Il dolo nella teoria dei vizi del volere (1937); Codice ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] loro obbligatorietà. Per u. interpretativi si intendono le pratiche con le quali sono generalmente interpretate le clausole contrattuali. Nel dirittoprivato il legislatore menziona spesso gli u.: per es., l’art. 1340 c.c. dispone che le clausole d’u ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] ciascuno dotato di origini e regole proprie, sebbene storicamente il diritto onorario presupponesse, quanto meno, l’esistenza del diritto civile. Per ogni branca del dirittoprivato vennero quindi a emergere, accanto agli istituti dello i. civile ...
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Atto adottato da una pubblica amministrazione in quanto autorità. Si distingue dagli accordi, dalle convenzioni, dai contratti, che la pubblica amministrazione conclude non in posizione di autorità, ma [...] ed è disciplinato in larga misura dal dirittoprivato. Sono, però, considerati provvedimenti amministrativi 15/2005). Il provvedimento che limita la sfera giuridica dei privati (come l’espropriazione) acquista efficacia con la comunicazione al ...
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È la più importante fonte normativa sui rapporti di dirittoprivato. L’unificazione legislativa dell’Italia (estesa alle province successivamente riunite al Regno) si compì con il r.d. 2358/1865, che approvava [...] transitorie. Nel Codice, in cui molti principi che si applicavano in materia di commercio sono stati estesi a tutto il dirittoprivato, è prevalsa la concezione unitaria, in modo che il Codice civile, assorbendo il Codice di commercio, regola tutti i ...
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Gli accordi amministrativi sono forme consensuali dell’esercizio della potestà amministrativa, istituzionalizzate dalla l. n. 241/1990 sul procedimento amministrativo e riformate dalla l. n. 80/2005. Sono [...] , secondo il quale la pubblica amministrazione, nell’adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di dirittoprivato salvo che la legge disponga diversamente. Sono previsti due tipi di accordi: fra pubblica amministrazione e ...
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Nel processo civile la rappresentanza, intesa quale potere di compiere un atto in nome e per conto altrui, trova il medesimo fondamento che l’istituto possiede in ambito sostanziale: come il rappresentante [...] atti di dirittoprivato in nome e per conto dell’incapace, così lo stesso incapace non può stare in giudizio se non rappresentato (art. 75 c.p.c.); così come il privato può volontariamente farsi rappresentare nei negozi di diritto sostanziale, allo ...
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privato
agg. e s. m. [dal lat. privatus, propr. part. pass. di privare «privare»; nel sign. 2 b dallo spagn. privado; nel sign. 3 dal lat. mediev. privatum (per ellissi di un sost. neutro)]. – 1. agg. a. Detto dell’uomo considerato come singolo...
privare1
privare1 v. tr. [dal lat. privare, der. di privus «privo»]. – 1. a. Togliere a qualcuno qualcosa che è suo, renderlo privo, mancante, sprovvisto di qualcosa che possedeva, che gli era proprio o a cui comunque aveva diritto: p. qualcuno...