Diritto e politica
Dieter Grimm
La produzione del diritto
Le società premoderne
L'attuale rapporto fra diritto e politica è determinato essenzialmente dalla positivizzazione del diritto, ossia dal processo [...] 'azione politica di riforma giuridica di grande portata, anche se venne presentata come una semplice positivizzazione del dirittonaturale. Ma anche dopo questa radicale riforma l'incessante mutamento della società e la sua crescente diversificazione ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] . Una volta tramontata con l’era illuminista la tradizione che concepiva le istituzioni come direttamente discendenti da un dirittonaturale improntato alla volontà trascendente di Dio, verso la metà del 19° sec. sorse un rinnovato interesse storico ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] condotta. Se la g. è retribuzione, la libertà ne costituisce l’elemento essenziale, perché l’individuo ha il dirittonaturale di non essere ostacolato nell’estrinsecazione della sua attività e nel godimento dei risultati della condotta, rispettando l ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] e in casi estremi possono deporre il supremo magistrato, il cui potere è dunque limitato dalle leggi, dal dirittonaturale, dai doveri religiosi. Oltre questi limiti il potere diventa tirannico ed è lecito resistergli. Il giusnaturalismo moderno si ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] dell’utile sociale. Gli illuministi non rinnegano la razionalità delle norme del dirittonaturale, ma ritengono che queste ultime si possano realizzare solo nel diritto positivo; quindi affidano alla volontà del legislatore il compito di tradurre in ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] l'estensione e l'universalità, per l'ordine e l'armonia delle parti. Nell'Assunto primo della scienza del dirittonaturale (1820) R. si eleva al concetto di un dirittonaturale a contenuto variabile, per cui i supremi principi della ragione giuridica ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] delle norme. Dopo i singoli giuristi, fu il movimento filosofico della scuola del dirittonaturale a reclamare l’elaborazione di un nuovo sistema di diritto, che avrebbe dovuto sostituirsi alla folla delle antiche leggi. Entrambi i movimenti, quello ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università dirittonaturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] s'era ritirato dopo la liberazione dal carcere. Sensibile all'influsso di Grozio e di Hobbes, dal 1661 insegnò dirittonaturale e delle genti a Heidelberg, che lasciò, dopo le polemiche suscitate dalla sua opera De statu Imperii Germanici, pubblicata ...
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Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del dirittonaturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] non può influire sull'esattezza di una proposizione matematica. Il criterio per stabilire se una determinata norma è di dirittonaturale o no è duplice: un criterio a priori, consistente nel commisurare tale norma alla natura razionale e sociale dell ...
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Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui. Il c. moderno si afferma nel 17° e 18° sec. per opera della scuola del dirittonaturale. Attraverso [...] in pace. Per J. Locke, che ha una visione meno pessimistica della natura umana, è possibile conservare quasi tutti i dirittinaturali: nasce in tal modo uno Stato liberale, che garantisce un'ampia sfera di libertà individuali. Per J.-J. Rousseau gli ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...