La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] tendenze storiografiche recenti hanno credutodi dover ridimensionare l’importanza dell’avvento di De Gasperi nel 1945 , in entrambi i casi elettori democristiani, rivendicarono il diritto a esprimere in modo diretto le proprie posizioni, rifiutando ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] della rivendicazione dei diritti Paolo VI concedeva il riconoscimento di una dignità magisteriale di origine modesta, con il passare del tempo la Compagnia acquistò credito in Brescia e in altre città. Il ceto sociale delle donne che chiedevano di ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] una parte fissa di verità, e qui abbiamo peccato di orgoglio, al vivo soccorso di una fede abbiamo credutodi poter sostituire una alla cattedra romana di filosofia del diritto e dal 1967 ospite dei convegni stessi nella Facoltà di Giurisprudenza; un ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] del potere imperiale, non è il caso di dar ulteriore credito alle ricostruzioni delle cronache. V. giunse quindi assediate (§§ 2, 5, 7); i proprietari recuperarono tutti i diritti sui loro beni mobili e immobili, inclusi gli schiavi che erano ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] religione non la rovinino, vivendo ancora poveramente e avendo tanto credito nelle confessioni, con i popoli e nelle predicazioni, che esteriore»93. Su questa competenza di polizia, Pilati basava anche il diritto del principe a concedere la tolleranza ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] culturale viene definito «una grande sintesi del credo cristiano e della visione dell’uomo»119. 391.
89 Varato il 23 ottobre 1981, ibidem, pp. 427-445.
90 Codice didiritto canonico, Roma 1984, cann. 447-459.
91 In Enchiridion della CEI, 3, ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] anche contemporanei a seconda delle Chiese nelle quali essi ottengono credito. Tuttavia non bisogna dimenticare che in queste opere anonime riconoscendo inoltre alle Chiese di Roma, di Alessandria e di Antiochia maggiori diritti e su una più ampia ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] , deve esserlo il vincolo di unione del vescovo con la propria Chiesa8.
I sostenitori del diritto al trasferimento, che si affermò che le loro decisioni «meritavano d’avere più creditodi quelle di un qualsiasi altro giudice»24.
Queste e altre fonti ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] . C. Smith fa tra 'assenza dicredo' e 'assenza di credenza', né la sua tesi di una radicale separazione, anzi incompatibilità, tra ' tra Yahweh e gli Israeliti) di natura quasi giuridica. Non è un caso che il diritto nasca spesso dal culto e che, ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] scelta illuministica e l'urbanità gli attirarono credito: Diderot e d'Alembert scrissero di lui a Voltaire, e il secondo . A Vienna e dopo il ritorno si dedicò a letture didiritto canonico, e tra novembre e dicembre stese un Ragionamento sopra la ...
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diritto di emissione
loc. s.le m. Meccanismo di compensazione previsto nel trattato di Kyoto per la salvaguardia dell’ambiente, che permette ai Paesi che producono una quantità di gas inquinanti superiore al livello consentito di sovvenzionare...
credito
crédito s. m. [dal lat. credĭtum, part. pass. neutro di credĕre «affidare, credere»; propr. «cosa affidata»]. – 1. a. Solo al sing., il credere, l’esser creduto, nelle locuz. avere c., trovare c., esser creduto, dar c., credere; negare...