BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] congregazione, voleva far valere i voti degli aventi diritto della congregazione, anche se assenti. I conventuali, matrimoni clandestini dei minorenni, traendo argomenti dallo studio approfondito dellavoro di Giovanni Brent.
Il B. fu uno dei pochi ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] modificata dellavoro vincitore a Berlino, e De natura et motu aetheris, rifacimento dellavoro dei libri nella Lombardia gli assegnò gli scritti di fisica, matematica e diritto egli protestò per il trasferimento a un'area che pure era più vicina ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] cinquantesimo di fondazione, l’Organizzazione internazionale dellavoro, e quindi il Consiglio ecumenico delle e complessa vi furono la promozione della pace e la difesa dei diritti umani, in primo luogo della libertà religiosa. Dal 1968 Paolo VI ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] per molti anni residente a Padova, prima come studente di diritto e poi come notaio e rettore della chiesa di S. Bembo, divenuto capo del Consiglio dei dieci, si adoperò affinché, vista l'utilità e la quantità dellavoro svolto, venissero pagati ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] , in primo luogo in ragione della natura dellavoro. Molti furono, infatti, gli artisti coinvolti Giustiniani di Chio-Roma e il loro fedecommesso sino alla vendita del palazzo di Roma (1898), in Araldica e diritto, I (1915), 1, pp. 1-99; R. Battaglia ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] diritto processuale civile: "Di alcune caratteristiche giuridiche del contratto della giurisdizione, dell'arbitrato, della conciliazione nei diritti organizzazioni di vario tipo (la Unione italiana dellavoro [UIL], l'Unione goliardica italiana, il ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] il quale pubblicò a partire dal 1902 l'Archivio deldiritto pubblico e dell'amministrazione italiana, che costituì un'importante Memorie, III, p. 355), in particolare l'istituzione di una "banca dellavoro" (con r.d. 15 ag. 1913, n. 1140 nacque poi ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] e trasformò la Segreteria di gabinetto – luogo dellavorodel sovrano – nel maggior centro decisionale dello Stato della giustizia. La netta distinzione tra i dirittidel sovrano e quelli del pubblico trova riscontro nella separazione tra entrate ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] argomenti e delle quaestiones, che nel terzo ciclo dellavoro si chiudono con il "tectum solutionum et rationum". suo capitolo, che si erano rifiutati di riconoscere i suoi diritti relativi all'assegnazione di cariche e benefici nel patriarcato.
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] motore della società e la forza unica base deldiritto pubblico, il professore padovano non faceva che ricalcare potevano prevenire ed arginare le conseguenze attraverso lo sviluppo dellavoro, dell'istruzione e della previdenza. All'esercito dei ...
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diritto alla disconnessione
loc. s.le m. 1. Il diritto di ciascuno a sottrarsi alla pervasività delle comunicazioni e informazioni che caratterizza la civiltà tecnologica avanzata. 2. Il diritto del lavoratore a periodi di tempo nei quali...