Tutto ciò a cui viene attribuito valore, pregio, dignità qualsiasi. In tal senso può essere inteso come b. tanto un oggetto materiale quanto uno spirituale. In etica, più specificamente, il b. si riferisce [...] di una congrua remunerazione economica dellavoro intellettuale e degli investimenti effettuati, sul regime giuridico a questi applicabile (alienabilità, prescrittibilità dei diritti e pretese dei terzi), e individua due principali categorie di ...
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Fenomeno sociale in base al quale singole persone o gruppi si spostano dal luogo d’origine verso un’altra destinazione, solitamente con la finalità di reperire nuove occasioni di lavoro.
Diritto
La normativa [...]
La disciplina giuridica dell’e. per quanto concerne il diritto nazionale, ha per oggetto l’esercizio della facoltà giuridica del cittadino di trasferirsi all’estero per motivi di lavoro e la relativa tutela.
In particolare, i primi provvedimenti ...
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Antropologia
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in [...] difficoltà di ambientamento per le singole mostre (Palazzo dellavoro, di P.L. Nervi a Torino per che nella commedia nuova del 4° sec. a.C. personaggio frequente è il fanciullo esposto e poi ritrovato. A Sparta il dirittodel padre a esporre il ...
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Americani di origine africana, che condividono l’eredità storica della deportazione in schiavitù, iniziata nel 16° sec. e conclusa tre secoli dopo.
America Settentrionale
Nel Nordamerica i primi Africani [...] a una servitù perpetua che, non essendo prevista dal diritto inglese, li privava di qualsiasi protezione di fronte alla l’aborto (per evitare al nascituro la schiavitù), il sabotaggio dellavoro, la fuga, le rivolte, che furono numerose e sanguinose ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] determinata sia dall'immensa mole dellavoro compiuto, sia dal sentimento del quadrivio (l'opera fu largamente usata anche in epoca tarda); scritti specifici sui singoli argomenti seguivano questa enciclopedia. Di una grande opera sul diritto ...
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Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] dell'anima attraverso la gioia dellavoro e il senso della responsabilità e solidarietà instaurati in luogo del desiderio di lucro e di lusso. Propugnava un'imposta progressiva sulla ricchezza e radicali restrizioni al diritto di successione. In Von ...
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Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
Approvata dal Parlamento europeo nel novembre 2000, è stata sottoscritta dal presidente di turno dell’Unione Europea (UE) nel 2007. Come stabilito nell’art. [...] della tortura, delle pene inumane o degradanti, della schiavitù, dellavoro forzato e della tratta degli esseri umani. Il capo II è nei quali vige la pena di morte (Estradizione. Diritto internazionale).
Il capo III afferma l’uguaglianza di tutti ...
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Il soggetto che segue un corso di studi medi o universitari. Dalla fine della Seconda guerra mondiale, nella maggior parte dei paesi, si è andato registrando un incremento crescente della popolazione scolastica, [...] sociali, la ricerca e proposta di forme alternative di organizzazione dellavoro didattico. In Italia, alcune di queste istanze sono state recepite nella legislazione, come il diritto di riunirsi in assemblea e l’elezione di rappresentanti degli s ...
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Uomo politico (Reggio nell'Emilia 1877 - Roma 1970); entrato nell'amministrazione dei Lavori pubblici, fu nominato consigliere di stato nel 1913. Nello stesso anno, candidato radicale, fu eletto deputato. [...] dei Lavori pubblici (dic. 1944-giugno 1945) e poi presidente del Consiglio di stato (1945-48). Nel 1947 R. presiedette la Commissione dei 75 incaricata di redigere la costituzione della Repubblica. Senatore di diritto (1948-53), presidente del Senato ...
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- Giurista (Vigevano 1907 - Ginevra 1995). Tra i massimi studiosi deldiritto internazionale, fu difensore dinanzi alla Corte permanente di giustizia internazionale e poi alla Corte internazionale di [...] giudice dal 1979 al 1995), presidente del Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione internazionale dellavoro, della Conferenza di Vienna sul diritto dei trattati, del Curatorium dell’Accademia di diritto internazionale dell’Aia, dell’Institut ...
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diritto alla disconnessione
loc. s.le m. 1. Il diritto di ciascuno a sottrarsi alla pervasività delle comunicazioni e informazioni che caratterizza la civiltà tecnologica avanzata. 2. Il diritto del lavoratore a periodi di tempo nei quali...