Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] avvocati, notai) è diventato uno dei settori più importanti della sociologia del diritto (v. Treves, 1977).
La sociologia della devianza (v. Devianza) e della criminalità (v. Criminalità) è un altro settore disciplinare che si colloca al confine tra ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] nel Trentino durante la dominazione veneziana: incertezza e pluralità del diritto, in La "Leopoldina". Criminalità e giustizia criminale nelle riforme del Settecento europeo, XI, Le politiche criminali del XVIII secolo, a cura di Luigi Berlinguer ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] in particolare (I, 22, 23; II, 41, 42, 44); la fine del diritto di albinaggio (v.; I, 29) e l'obbligo di soccorso in caso di in appendice a F.M. Pagano, Considerazioni sul processo criminale, Milano 1801, pp. 175-179.
Historia diplomatica Friderici ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] secolo più tardi, nel 1346, le addizioni civili e criminali votate in quest'arco di tempo venivano raccolte in un istituzioni e potere nell'età del diritto comune, in Diritto comune, diritto commerciale, diritto veneziano, a cura di Karin Nehlsen ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] Nel 1787 entrò quindi in funzione il tribunale criminale di prima istanza e un ufficio di polizia sì regolare che secolare, sopra i vescovi e i pontefici romani e sopra i diritti ecclesiastici de principi, Borgo Francone 1768, p. 210.
94 Ibidem, pp. ...
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Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] diversa, anche dal punto di vista politico-criminale, da quella del codice Zanardelli. Infatti, . Jemolo, La natura e la portata dell’art. 1 dello Statuto, «Rivista di diritto pubblico», 1913, p. 263.
27 A.C. Jemolo, I problemi pratici della libertà ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] al carcere nella punizione dei reati del tardo medioevo è stata in buona parte trascurata dagli storici della criminalità e del diritto penale, convinti come sono che il ricorso al carcere come punizione sia un prodotto del mondo moderno. Risulta ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] all'interno del processo penale. Pertanto la 'prognosi criminale' non ha nulla di scientifico, ma si regge unicamente fisse e Costituzione: argomenti vecchi e nuovi, in "Rivista italiana di diritto e procedura penale", 1981, pp. 726-743.
Paliero, C.E ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] più gravi reati, ma anche perché, poco indulgendo alle elucubrazioni dei teorici del diritto e dei cultori della sociologia criminale, risolveva il complesso problema della imputabilità nella concreta valutazione della volontarietà del fatto definito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] abroga tutte le precedenti fonti concorrenti, a partire dal diritto comune, e anche in questo caso la materia è divisa al nuovo Codice di commercio del 1882), Codice di procedura criminale (1847; il modello è il Code d’instruction criminelle ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...