I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] Ghislieri. Tre anni sarebbero dovuti durare gli studî del diritto civile e canonico presso l'università, benché interrotti dai della Repubblica, prima come semplice aggiunto nella Cancelleria criminale della podesteria di Chioggia (1728-29) e poi ...
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Il concetto di colpa varia a seconda che la colpa è considerata nel diritto civile o nel diritto penale.
Diritto civile.
La colpa non è definita dalla legge. Il codice civile sancisce all'art. 1151 che [...] anche se ha agito senza colpa e nella libera sfera del suo diritto. Basta che l'azione sia voluta dall'autore e tra l' ; V. Lanza, Dolo e colpa, in Riv. di dir. pen. e sociologia criminale, VIII, p. 220; G. Leto, Il reato colposo, Palermo 1912; M. ...
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Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] politico (Brevi note in margine), Città di Castello 1924; U. Spirito, Storia del diritto penale italiano, Roma 1925; G. Salvioli, Storia della procedura civile e criminale, Milano 1925 e 1927; U. Conti, Extradizione e delinquenza politica, Città di ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Anna Maria RATTI
Ugo FISCHETTI
Joseph HEGEDUS
Storia (p. 696) - Il 1° e 9 luglio 1937 le due Camere approvarono la nuova legge concernente l'elezione e i poteri del reggente, [...] se non completamente, tuttavia in buona parte dal diritto scritto. Il diritto privato generale non è raccolto in un codice per i minori: introduzione di principî di pedagogia criminale nell'amministrazione della giustizia), legge XIII del 1921 ...
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Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] sono regolati dal diritto civile, quelli tra Stato e cittadino dal diritto amministrativo se riguardano naturale degli esseri umani a violare le norme. I comportamenti criminali o, più in generale, quelli devianti sono tanto più probabili ...
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Piccolo stato d'Europa, compreso tra la Spagna e la Francia. È formato essenzialmente dall'alta valle del Riu Valira (Balira), che si versa nel Segre, affluente dell'Ebro. Ha un territorio montuoso, costituito [...] anche il pontefice Martino V nell'ottobre del 1288. I diritti dei conti di Foix passarono poi ai principi di Béarn e sue deliberazioni.
La giustizia viene esercitata, in materia criminale, dai magistrati detti vegueres, dal giudice di appello e ...
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È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra [...] tante quanti i tipi di rapporti giuridici che il diritto protegge (anzi aumentano di anno in anno a causa arringa pronunciata dall'accusatore (o dal suo patrono) davanti alla giuria criminale.
Bibl.: F. L. von Keller, Der römische Civilprocess und ...
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Si chiama così la parte media della valle dell'Avisio: il confine settentrionale, verso la Val di Fassa (v.), che è il tronco superiore dell'Avisio, è segnato dalla sezione angusta e poco abitata tra la [...] per amministrare la giustizia tanto nel civile quanto nel criminale, secondo lo statuto (Consuetudines) della valle, che anche i regolani di Predazzo; e quel comune aveva anche diritto al primo voto nelle assemblee generali e il privilegio, non ...
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Storia del diritto. - Storicamente il rispetto del cadavere è imposto, prima che da norme giuridiche, da norme religiose. Presso tutti i popoli il cadavere ispira un senso di misterioso terrore. Di qui [...] Bertolini, Processo civile romano, Torino 1913, I, p. 21 segg.; G. Salvioli, Storia d. diritto italiano, 8ª ed., Torino 1921, p. 615 seg.; id., Storia della procedura civile e criminale, Milano 1925-1927, I, p. 365; II, p. 703 segg.; G. Antonucci, Il ...
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Criminalista, nato ad Arezzo il 17 febbraio 1748, morto in Firenze il 15 dicembre 1830. Dapprima, come lettore straordinario di diritto civile nell'università di Pisa, si rese noto per eruditi lavori sul [...] civile; nel 1775 fu nominato professore di diritto penale nell'università di Pavia, dove tenne la prolusione De varia iurisprudentia criminali apud diversas gentes eiusque causis, pubblicata nello stesso anno. Ostile alle idee democratiche della ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...