BALLI (Ballus, de Ballis), Antonio
Filippo Liotta
Nacque a Trapani, ma si ignora l'anno della nascita. Era nipote dell'omonimo giurista (morto a Palermo l'8 nov. 1591) che fu giudice della Magna Regia [...] 1875, sub voce; V. La Mantia, Storia della legislazione civile e criminale di Sicilia, II, 1, Palermo 1874, pp. 73 s.; R. 1 (1909), pp. 109-117; P. Fiorelli, La tortura giudiziaria nel diritto comune, I, Milano 1953, pp. 163, 200, 223, 253, 289; ...
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BARBAGALLO, Benedetto
Filippo Liotta
Nacque ad Acireale nel 1619. Compi gli studi di diritto e si addottorò in utroque iure a Catania nel "Siculorum Gynasium" unico Studio esistente ai suoi tempi in [...] che il B. teneva in Palermo corsi privati di diritto processuale e che per gli studenti egli scrisse l'unica , Palermo 1851, p. 113; V. La Mantia, Storia della legislazione civile e criminale di Sicilia, II, 1, Palermo 1874, p. 90; G. Mira, Bibl ...
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ALIFIO (d'Alifio, Masati de Aliphia), Ludovico
Domenico Caccamo
Nacque a Bari nei primi mesi del 1499, da Masotta, ascritto alla nobiltà barese, ma appartenente a una famiglia originaria della Campania [...] l'università di Napoli, dove nel 1518 si addottorò in diritto civile e canonico. Concluso il matrimonio di Bona con Sigismondo nominare e deporre funzionari e di amministrare la giustizia civile e criminale. I due giunsero a Bari il 27 maggio, ma, ...
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confisca
s. f. – Termine che identifica diversi istituti presenti in varie branche del diritto e aventi come comune denominatore lo scopo di neutralizzare la pericolosità delle cose collegate ad attività [...] economica, di cui non sia in grado di giustificare la lecita provenienza. Al centro delle strategie di contrasto alla criminalità organizzata si pone poi un’ulteriore di forma di c., quella di prevenzione, applicata all’esito del procedimento nei ...
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BALDASSERONI, Ascanio
Renato Mori
Nacque a Livorno il 5 nov. 1751 da Giovanni Giacomo, noto giureconsulto, e da Maria Beatrice Guardini Bandi, patrizia fiorentina. Dopo essersi laureato in giurisprudenza [...] ott. 1814 venne nominato auditore della Regia Ruota civile e criminale di Pisa, carica che conservò fino al 1824 quando, per ebbe tre edizioni, aveva per oggetto gli istituti di diritto commerciale e marittimo, tenendo presente il codice di commercio ...
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CANALES DE VEGA, Antonio
Giampaolo Pisu
Nato a Cagliari alla fine del sec. XVI, studiò diritto a Sassari e a Pisa, dove si laureò. Esercitò l'avvocatura a Cagliari. Nel 1626 fu chiamato a ricoprire [...] laistituzione di fondi pubblici e, nel campo della giurisprudenza criminale, con la creazione nella Reale Udienza di un C. mise a frutto la sua vasta e ampia conoscenza del diritto e della esperienza forense acquisita negli anni in cui esercitava l' ...
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ARCHINTO, Giovanbattista
Nicola Raponi
Nacque a Milano da Cristoforo e da Maddalena Della Torre il 19 sett. 1488. tra fratello maggiore di Filippo, vicario di Roma sotto Paolo III e poi arcivescovo [...] di Milano; come lui aveva fatto studi di diritto, ma la sua carriera fu assai più modesta. Nel 1535 entrò a far ) fu riedita da R. Fiorentino, Orationi in materta civile e criminale tratte da gli historici greci e latini, antichi e moderni raccolte ...
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criminogenesi
s. f. Settore della criminologia che studia le motivazioni che possono indurre a compiere episodi criminali.
• «Per esempio se il mandato ricevuto è quello del giudice, al giudice si deve [...] alla “criminogenesi”, cioè all’origine del comportamento criminale, e alla “criminodinamica”, cioè alle modalità con ’intreccio del male, il suo perché; così solitamente riflette il diritto, ma anche la storia, la psicologia e infine la filosofia ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...