La legge considera delitto il fatto di colui il quale, anziché rivolgersi all'autorità giudiziaria per ottenere il riconoscimento di un proprio opinato diritto, si fa giustizia da sé usando violenza sulle [...] di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, Torino 1893; A. Pertile, Storia del diritto italiano, Padova 1873-87, 2ª ed., Torino 1891-99; F. Carrara, Programma di dirittocriminale, Parte speciale, 10ª ed., Firenze 1925, V, par. 2853; V. Manzini ...
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Una causa particolare di estinzione delle contravvenzioni è la conciliazione amministrativa. Essa consiste nel pagamento di una somma determinata dalla legge, corrispondente alla pena pecuniaria stabilita [...] penali in materia segnano questa tendenza.
Per la conciliazione nel diritto civile, v. componimento.
Bibl.: E. Ferri, Principi di dirittocriminale, Torino 1928, p. 183; E. Florian, Diritto penale, III, Milano 1922, p. 435; G. Bortolotto, Oblazione ...
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In Roma (per la Grecia e in particolare Atene, v. sicofante), già dal primo secolo a. C., la delazione senz'essere un vero e proprio mestiere, appare praticata con profitto mediante le denunce alle quaestiones [...] luogo a leggi repressive, ma la pratica era inevitabile dati i criterî giudiziarî dei Romani e la loro concezione del dirittocriminale. Sotto l'Impero essa fu in genere incoraggiata con larghi premî che ammontarono, nei delitti di lesa maestà, sino ...
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SÉGUIER, Pierre
Georges Bourgin
Nato a Parigi il 28 maggio 1588, morto a Saint-Germain-en-Laye il 28 gennaio 1672. Consigliere al Parlamento, referendario al Consiglio di stato, soprintendente alla [...] 'ingiustizia della procedura. Il S. collaborò alla riforma giudiziaria (ordinanze del 1669 e 1670) di diritto civile e dirittocriminale. Sostenne la creazione dell'Académie française, di cui fu il protettore dopo Richelieu, cooperò alla fondazione ...
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Giurista francese, nato a Nîmes (Gard) l'8 luglio 1880. Laureatosi in giurisprudenza nel 1905, nel 1909 fu professore incaricato all'università di Aix e nel 1910 fu ivi nominato agrégé. Nel 1918 ordinario [...] quando fu incaricato di un corso di dirittocriminale all'università di Parigi, dove passò stabilmente nel 1924. Nel 1929 fu anche nominato professore di diritto internazionale all'Accademia di diritto internazionale dell'Aia. È membro dell'Institut ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] con il principio contrattualistico (giacché nessuno ha rinunciato al diritto alla vita).
Vita e opere
Educato a Parma dai gesuiti nella Giunta per la riforma del sistema giudiziario civile e criminale. La sua fama resta legata all'opera Dei delitti ...
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Criminalista (Alessandria 1525 - Cartagena 1575); studiò diritto a Pavia e a Bologna, dove ascoltò A. Alciato, N. Belloni e I. Alba. Podestà a Cremona dal 1559 al 1561, da Filippo II fu nominato membro [...] sua opera maggiore, Sententiae receptae (1555-59), tratta nei primi quattro libri il diritto civile e il feudale, e nel quinto, cui il C. deve soprattutto la sua fama, la materia criminale. L'opera ebbe molte edizioni fino al sec. 18º in Italia e all ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] , al regime rivoluzionario, furono giudicati secondo tre gradi di colpevolezza e sottoposti, con istruzione dello stesso F., al dirittocriminale siculo; per i delitti di lesa maestà fu prevista la pena capitale con giudizio sommario e per i delitti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] pubblicistiche, propose in primis di familiarizzarsi sodamente con Il programma del corso di dirittocriminale di Francesco Carrara e con i Principi di diritto processuale civile di Giuseppe Chiovenda; aggiungendo poi, a seguito delle proteste sull ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] non la pubblicò l'Ottolini (1927), il C. rivendicò la paternità dell'opera.
Questa, pur trattando particolarmente di dirittocriminale, non è affatto un trattato giuridico, né vuole essere un saggio di morale: semplicemente, è un libro polemico che ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...