Orientalista (Salerno 1872 - Roma 1949). Funzionario dello stato, fu tra l'altro direttore generale del Tesoro (1917-25). Socio nazionale dei Lincei (1921) e accademico d'Italia (1939). La sua vasta attività [...] soprattutto sulla storia, lingue e letterature d'Etiopia (La langue des Kemant en Abyssinie, 1912; Principi di dirittoconsuetudinario dell'Eritrea, 1916; Storia d'Etiopia, 1928; Italia ed Etiopia dal trattato di Uccialli alla battaglia d'Adua ...
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Il più antico legislatore ateniese, autore del primo codice scritto della città (forse 621 a. C.). Di esso rimanevano in età classica le leggi sui reati di sangue, la costituzione timocratica attribuita [...] intendimenti del legislatore soprattutto verso gli omicidî involontari. L'importanza del codice di D. è soprattutto nell'aver sottratto, fissando per iscritto le norme di dirittoconsuetudinario, l'interpretazione di esse all'arbitrio dei giudici. ...
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Fu l'ultimo re (1310-1370) della dinastia dei Piasti. Succeduto (1333) al padre Ladislao I Łokietek, diede salde fondamenta economiche, giuridiche e politiche allo stato polacco, stremato dalle guerre [...] fondò a Cracovia la prima università polacca (1364), mentre suoi giuristi, formatisi a Bologna e Padova, codificarono il dirittoconsuetudinario polacco nei cosiddetti statuti di C. il Grande. Costruì la cattedrale di Cracovia e il castello reale di ...
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Famiglia originaria della Bucovina, che nei secc. 18º e 19º diede alla Moldavia alcuni principi. Di essa si ricordano Teodor il Calmucco ("Călmăşul") che nella prima metà del sec. 18º rappresentò il principe [...] al fratello Ioan. Il codice di Scarlat rimase in vigore fino al 1864; scritto in greco, poi tradotto in romeno, contiene anche norme di dirittoconsuetudinario ("obiceiul pământului") e regole di diritto austriaco: è importante per la storia del ...
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Uomo politico e giurista ungherese (Verböc 1458 circa - Buda 1542); dopo essersi formato in Italia, occupò elevate cariche nella magistratura, ricevendo (1514) da Ladislao II di Boemia e Ungheria l'incarico [...] di redigere il codice del dirittoconsuetudinario noto come Tripartitum; diresse varie missioni diplomatiche per sollecitare aiuti contro i Turchi. Conte palatino di Ungheria (1525), dopo la sconfitta di Mohács (1526) aiutò G. Szapolyai a salire al ...
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Storico del diritto (Parigi 1820 - ivi 1896); prof. di storia del diritto francese e diritto canonico all'École des chartes, poi nel Collège de France, fu tra i fondatori (1855) della Revue historique [...] de droit français et étranger. Fu soprattutto un infaticabile editore e studioso di fonti giuridiche medievali; in primo luogo, dei formularî franchi e pontifici, ma anche di cartularî e di testi del dirittoconsuetudinario francese. ...
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Storico italiano del diritto (Venezia 1858 - Roma 1940). Professore di storia del diritto italiano nelle università di Cagliari, Modena, Parma, Genova. Profondo e fine ricercatore, lasciò contributi fondamentali [...] . Opere principali: Il diritto commerciale nella legislazione statutaria delle città italiane (1882); Studî di diritto statutario. Sul procedimento sommario e sull'identità statutaria (1887); Il dirittoconsuetudinario delle città lombarde (1899 ...
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Giurista e uomo di stato serbocroato (Ragusa Vecchia di Dalmazia 1834 - Fiume 1908). Fu (1869-72) prof. all'univ. di Odessa. Soggiornò poi nel Montenegro, dove elaborò il Codice della proprietà (entrato [...] in vigore nel 1888). Il B. fu seguace della scuola di Savigny: si occupò anche del dirittoconsuetudinario degli Slavi meridionali, della zadruga e della storia del diritto raguseo. ...
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Giurista (Nogent-le-Roi, Chartres, 1566 - Parigi 1627), avvocato al parlamento di Parigi, poi lieutenant particulier a Sens, di cui preparò la sottomissione a Enrico IV, quindi a Chateaudun. Scrisse numerosi [...] trattati sul dirittoconsuetudinario (Oeuvres, 2 voll., post., 1636). ...
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consuetudinario
consuetudinàrio agg. [dal lat. tardo consuetudinarius]. – Che deriva dalla consuetudine, fondato sulla consuetudine, conforme ad essa: diritto c.; altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la complessione ma...
bio-diritto
(bio diritto), s. m. Complesso di norme legislative o consuetudinarie interessato dalle ricerche nel settore delle biotecnologie. ◆ L’invasione esistenziale della tecno economia costringe politica e diritto a prendere posizione....