DORIA, Giovanni Gerolamo
Carlo Bitossi
Figlio di Stefano di Gian Domenico di Stefano e di Brigida Doria di Stefano di Lazzaro, nacque ad Oneglia il 21 nov. 1523.
Apparteneva al ramo onegliese della [...] alla volontà del padre, Stefano rinunciava ad ogni diritto sulla signoria contro 6.300 scudi d'oro dei della valle rifiutarono di ficevere e convalidare, i "padri del comune, sindici et uficiali et altri particulari" dell'Onegliese lamentarono ...
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FOSCARARI (Foscherari), Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1333 da Simone di Gualmacco, abitante nella cappella di Santa Maria de' Carrari. Lo aveva preceduto di qualche anno [...] da Egidio, il primo laico a insegnare diritto canonico, ma anche dalle ricchezze accumulate . 27; 302, c. 402; 303, c. 439; 304, c. 10; 317, c. 433; Comune - Governo, Registro nuovo, c. 476; Liber provisionum in capreto, vol. III, cc. 87v-90; Ufficio ...
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FORTEGUERRA, Bartolomeo
Giorgio Tori
Nato a Lucca precedentemente all'anno 1344, era figlio di Giovanni, detto Vanni di Iacopo. Non si conoscono fonti che ci forniscano notizie sulla sua giovinezza. [...] Camaiore per cinque anni.
Il F. studiò diritto; è infatti ricordato nelle fonti come "legum anni dal 1382 al 1391. Nel maggio del 1372 venne inviato come ambasciatore del Comune a Genova; il 1° agosto fu eletto fra i sei cittadini pacificatores e ...
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CAPPELLO, Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 27 marzo 1736 da Antonio Marino e Giuseppa Poli. Favorito dalla sorte, il giorno di s. Barbara del 1756 cavò la Balla d'oro acquisendo così il diritto [...] posterità averà pena a credere". Dotato di una non comune capacità di capire e prevedere il corso degli eventi, il l'abolizione delle decime ecclesiastiche, l'attacco ai diritti feudali gli ispirano considerazioni pessimistiche sullo stato della ...
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ENGHELFREDI (de Engelfredis, Hengelfredis, Hengilfredis), Simone (Simeon, Symeon)
Sante Bortolami
Secondo le unanimi attestazioni documentarie, l'E. era figlio di Enghelfredo, a sua volta figlio di [...] istanza della madre del defunto, volta ad ottenere dai governanti del Comune veneto il saldo dei residui di due anni d'insegnamento non Enselmino entrò a far parte del Collegio dei dottori di diritto di Padova insieme con un altro fratello di nome ...
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CANOBBIO, Alessandro
Gino Benzoni
Primo dei cinque figli di "Zuan da Milan" e di Caterina, nacque tra il 1532 e il 1535.
Mediatore dal modesto giro d'affari, il padre si era trasferito, certo non prima [...] di quanti potevano svolgere la professione senza limitazioni di sorta ed avevano diritto ad incombenze "in palatio".Ed il C. opta per gli incarichi amministrativi alle dipendenze del Comune: nel 1562, 1564 e 1581 è notaio dei Dugali, nel 1565 vicario ...
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FRESCOBALDI, Berto
Michele Luzzati
Forse figlio di Ranieri e forse nipote di Lamberto (l'uno fu degli Anziani nel 1255 e l'altro nel 1252), nacque probabilmente a Firenze, nella prima metà del secolo [...] , Torino 1960, pp. 65, 239, 243; N. Ottokar, Il Comune di Firenze alla fine del Dugento, Torino 1962, pp. 92, 141, a Firenze dopo gli ordinamenti di giustizia, in Rivista di storia del diritto italiano, XL-XLI (1967-68), pp. 107 ss., 112, 116 ...
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GALLERANI, Ciampolo
Andrea Giorgi
Figlio di Iacomo di Sigherio, mercante e banchiere senese, e di Raba di Bandinello, nacque intorno al 1260. I più antichi ricordi dell'operato del G. si riferiscono [...] il G. e suo figlio Antonio nei loro diritti, attesta invece come i Gallerani non riuscissero più ad a. 1313, a cura di F. Kern, Tübingen 1911, p. 271; Il Caleffo Vecchio del Comune di Siena, III, a cura di G. Cecchini, Siena 1940, n. 992; IV, a cura ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] essendo la natia Palermo priva di una scuola di diritto (delle sue relazioni con Catania può esser prova 'azione del principe, che guiderà il popolo a un perfetto fine, a tutti comune, con la virtù delle virtù, cioè con la giustizia, "che in sé ...
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FALIER, Nicolò
Giorgio Ravegnani
Figlio di Leonardo, detto Bellelo, che fece testamento nel 1312, e di una Elena di cui si ignora il casato, appartenne al ramo di S. Apollinare della nota famiglia veneziana.
Le [...] responsabili, del quale avrebbe dovuto far parte di diritto. Subito dopo l'esecuzione di Marino Falier, tuttavia fu privato per due anni "degli offici, consigli e benefici del Comune" per le parole ingiuriose da lui pronunciate contro il doge Lorenzo ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...