La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] Morgagni, Alessandro Volta, l’Italia aveva il diritto-dovere di entrare nella gran gara sorta fra le a metà degli anni Settanta fu data la possibilità agli enti locali (comuni, province, camere di commercio) di intervenire a sostegno degli atenei. ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] suo migliore compimento di scienza di governo, di burocrazia, diritto e arte del discorso: il trattato.
Una volta (nato nel 354) e della sua giovinezza vissuta all’interno della comunità manichea (373), come uditore, e poi fuori di essa (dal ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] ancora di semplificare la natura ‘barocca’ del diritto romano, Costantino si profonde in verbosità orientali. L studiato dalla prospettiva dello stesso ambiente culturale e sociale comune ai suoi predecessori e rivali59. L’elevazione ad Augusto ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] nuovo ruolo di transito del Mediterraneo e per le nuove prospettive delle comunicazioni con l'Oriente e l'Australia.Poichè l'isola di Lussino tre fino a cinque membri, in cui la famiglia aveva diritto ai due terzi dei seggi.
La Lega dei capitani ed ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] anticomunista (per la partecipazione alla guerra civile di Spagna). Tratto comune era l’assenza di una lucida riconsiderazione dei rapporti tra tra le nazioni, muovendosi sul piano del diritto internazionale attraverso l’opera non solo di uomini ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] politico-sociali dell’ora (soprattutto la risposta alla sfida ‘socialista’ o, negli ultimi tempi, ‘comunista’): raramente ci si imbatteva in un discorso sui diritti e i doveri dell’uomo e del cittadino o sulla organizzazione concreta dello spazio ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] essenza nazionale in uno Stato si trova a essere priva dei suoi diritti; a sua volta, ogni Stato che non sia fondato su Irāq, dell'Arabia Saudita e dello Yemen intrapresero un'azione comune presso la Gran Bretagna a favore della causa palestinese (è ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] semplici lodi di circostanza, ma che denunciavano un profondo, comune interesse per le fonti e la veritas in esse poche righe il fondamento del suo pensiero: se anche il diritto positivo non riconosce l’autorità temporale del pontefice, esso era ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] sua posizione si rivelò più sfumata parlando del diritto di legittima difesa. Monsignor Carli invece parlò di don Rosadoni nella parrocchia della Resurrezione, a Genova con la comunità dell’Oregina, a Torino con quella del Vandalino, a Roma con ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] pesare ben oltre il 1848, ma sulle prime il rifiuto della democrazia, sintetizzato dalla comune insistenza sulla natura censitaria del diritto di voto, sembrava addirittura accostare i due processi politici nella presa di distanze dagli sviluppi ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...