(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] in T. era proprietà dei monasteri; mancavano le vie di comunicazione con l’esterno, l’industria, la produzione e distribuzione che sposa il figlio maggiore di una famiglia è di diritto sposa anche dei fratelli minori del marito.
Difficile precisare ...
Leggi Tutto
Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento [...] °-14° secolo. Da questo punto di vista, fu particolare la funzione dei vescovi, soprattutto nei comuni dell’Italia centro-settentrionale; il complesso dei diritti acquisiti nell’erosione del sistema feudale o nella conquista di fatto del potere e il ...
Leggi Tutto
Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] di diritto interno di uno degli Stati membri. Le moderne organizzazioni internazionali si caratterizzano, inoltre, per la presenza di un ordinamento stabile e permanente, attraverso il quale sono espletate le attività volte a realizzare i fini comuni ...
Leggi Tutto
Organo collegiale con funzioni deliberative, sia dello Stato sia di enti pubblici sia di società private.
C. superiore
Denominazione di organi collegiali consultivi presso alcuni ministeri con il compito [...] - Assemblea legislativa regionale»).
Per il c. comunale ➔ comune.
Istruzione
C. di classe, d’interclasse e di , 21 e 22 del d. legisl. 297/1994. È composto da 6 membri di diritto e da membri elettivi (da un minimo di 36 a un massimo di 60) in ...
Leggi Tutto
senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] morte di Innocenzo II (1143), allorché a capo del comune costituitosi contro l’alta nobiltà fu istituita una magistratura collettiva, al doge, i procuratori di S. Marco, che appartenevano di diritto al s. per tutta la vita. Il s. veneziano durò ...
Leggi Tutto
Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] , in seguito a divisioni, per individui, si era ormai affermata, pur lasciandosi all’uso comune pascoli e boschi. Unica fonte del diritto germanico primitivo era la consuetudine, non sempre differenziata dalle credenze religiose o dalle regole morali ...
Leggi Tutto
Araldica
Parte dello scudo (➔ pezze).
Diritto
C. dello Stato Organo generalmente monocratico (re o presidente, a seconda che si tratti di c. monarchico o repubblicano), che ha la funzione peculiare di [...] tale ragione gli viene riconosciuta l’immunità sul piano del diritto internazionale. Oltre a questa funzione fondamentale, il c. sorte da un elenco che il Parlamento redige, in seduta comune, ogni nove anni tra tutti coloro che hanno i requisiti ...
Leggi Tutto
(svedese Skandinavien, norvegese Skandinavia) Regione dell’Europa settentrionale corrispondente alla Penisola Scandinava; comprende la Svezia e la Norvegia (773.842 km2). È delimitata a N dal Mar di Barents, [...] coinvolte nel conflitto, e che la Svezia concedesse il diritto di passaggio e facilitazioni alle armate tedesche. Dopo il 1945 e culturali, e di definizione di un atteggiamento comune nei confronti del processo di integrazione europea (relazioni con ...
Leggi Tutto
signoria Nell’uso storiografico, sia l’insieme dei poteri (prima solo personali, poi anche territoriali) esercitati durante tutto il Medioevo (e oltre) dall’aristocrazia fondiaria laica ed ecclesiastica [...] La forma di governo che pressoché ovunque, in Italia, successe al comune, dal tardo 13° sec. in poi, per porre fine alle e perfino ereditario per consanguineità, si basava, almeno di diritto, sulla volontà popolare che aveva concesso la balìa. Il ...
Leggi Tutto
Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] confronti dei loro vassalli e castellani, perdendo così parte dei diritti di banno a favore della minore aristocrazia dei castellani e dei di coordinamenti politico-territoriali più ampi del semplice comune cittadino e del suo contado, si era fatta ...
Leggi Tutto
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...