Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] , in seguito a divisioni, per individui, si era ormai affermata, pur lasciandosi all’uso comune pascoli e boschi. Unica fonte del diritto germanico primitivo era la consuetudine, non sempre differenziata dalle credenze religiose o dalle regole morali ...
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Bioetica
T. biologico (o t. di vita, living will) Documento con il quale il testatore affida al medico indicazioni anticipate di trattamento, nel caso in cui in futuro possa perdere la capacità di autodeterminazione [...] con la reclusione da sei a quindici anni ecc.
Diritto
Atto giuridico revocabile con il quale una persona dispone in legge dispone forme ordinarie di t. (t. ordinari), valide per i comuni casi della vita, e forme straordinarie (t. speciali). Le prime ...
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Biologia
C. genica Fenomeno di ricombinazione genetica non reciproca, che consiste nella trasformazione (gene conversion) di un allele selvatico in un allele mutante o viceversa. Il processo, che si verifica [...] inoltre osservata anche nei lieviti e in Drosophila melanogaster.
Diritto
C. del contratto In diritto privato, un contratto nullo, se la nullità non è somatici e funzionali.
Religione
Nel senso più comune, passaggio da una religione all’altra o ...
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Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] Chiesa anglicana, ma in base alla supremazia regia e al diritto costituzionale l’ultima parola spetta al Parlamento. Alla provincia di così come è autorizzato in ciascuna». Il consiglio comune dei vescovi si riunisce nella conferenza decennale di ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] segni convenzionali o noti a pochi.
Diritto
Concetto tuttora assai complesso e dibattuto; si può definire come l’ c.c.), che si giova anche di parametri indipendenti dalla comune intenzione dei contraenti (per es., le pratiche generali in uso ...
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órdini religiósi Nella Chiesa cattolica, società di vita comune, approvate dall'autorità ecclesiastica, i cui membri improntano la loro vita ai principi della perfezione evangelica ed emettono i tre voti [...] essi (per es. i sacerdoti). Tuttavia, il nuovo codice di diritto canonico, pur rispettando le tradizioni degli o.r., tende a I canonici regolari hanno origine dai chierici che vivevano in comune con il vescovo e attendevano al coro e al servizio ...
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Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] in prigione, e Pietro, vescovo di Alessandria, era nascosto, M. si arrogò il diritto di ordinare preti e vescovi nelle comunità private dei loro pastori. Quando poi (306) Pietro riammise i lapsi nella Chiesa, M. si oppose pubblicamente al vescovo di ...
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suffragio politica Manifestazione della volontà popolare mediante il voto, per le elezioni degli organi legislativi e amministrativi o per un referendum. Il s. è ristretto quando il diritto di voto è attribuito [...] grado di istruzione ecc. Si ha invece s. universale quando il diritto di voto è attribuito a tutti i cittadini che abbiano raggiunto al peccato già perdonato; in senso strettissimo e più comune, l’applicazione di opere buone, compiute sia dai fedeli ...
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Collegio di religiosi (canonici) addetto a una chiesa cattedrale (c. cattedrale) o collegiata (c. collegiato). Indica anche l'assemblea dei membri di un ordine o congregazione. L'origine (ca. metà del [...] 4° sec.) è rintracciabile nella vita comune del clero con il vescovo. Nel diritto canonico vigente il c. è un collegio di sacerdoti, con personalità giuridica, composto di dignità e uffici. ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] esso infatti va collocato nella crisi del diritto delle società occidentali, ben espressa in una pensarla e di riuscire a pensarla, l'alterità accolta in una preghiera comune è per il cristiano un'alterità che, senza cessare di essere tale ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...