Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] Istituto della Enciclopedia Italiana, 8 voll., vol. 2° (L’età del Comune, a cura di G. Cracco & G. Ortalli), pp. 783- (2001), Il volgare e la legge. Storia linguistica del diritto veneziano (secoli XIII-XVIII), Padova, Esedra.
Tomasoni, Piera ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] differenziano nettamente dal più antico esperimento di Alberti e hanno in comune il fatto di non basarsi sulla lingua viva, ma di il riconoscimento del ruolo degli scrittori, oltre che dei diritti della ragione e del gusto (cioè i medesimi principi ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] ecclesiastica produsse scritti teorici, come Il Torto e il Diritto del Non si può del padre Daniello Bartoli (1655 e che l’italianizzazione fosse più solida e capillare di quanto comunemente si ritenga.
Il Seicento è in tutta Europa il secolo ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] diffondersi in nuovi campi del sapere (filosofia, scienza, diritto) fino a quel momento dominio esclusivo del latino.
Ma proposito l’atto costituivo del 23 febbraio 1541 (in stile comune 1542):
E desiderando come ottimo Principe della città sua che i ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] il significato di «qualsiasi bene che possa essere oggetto di un diritto»; parte, con il significato di «ciascun soggetto portatore di di «contro» (e a questa preferita, benché meno comune):
(9) L’esecuzione del decreto di condanna pronunciato ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] tutta la storia dell’italiano, e rappresenta quindi a buon diritto uno di quei tratti di cui si può dire che erano pubblicitaria e nel linguaggio giornalistico, per il ‘forte dinamismo comunicativo’ dell’elemento dislocato:
(97) La tua luminosità. ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] uso valeva come titolo onorifico), nonché alcune voci del diritto, come guarento «garanzia» e guarentare / guarentire lungo il tracciato della Via Francigena, la principale arteria di comunicazione tra Roma e i territori francesi via Siena, Lucca, la ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] Nel breve di Montieri, del 1219, i membri della comunità si impegnano fra l’altro a fornirsi reciproca assistenza in di Siena, 3 voll.
Fiorelli, Piero (1994), La lingua del diritto e dell’amministrazione, in Storia della lingua italiana, a cura di ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] poi purtroppo unico) d'uno studio La lingua del diritto romano, dedicato alle Etimologie dei giureconsulti romani.
Nel 1952 e gli Etruschi. Roma e gli Etruschi fu appunto il titolo comune di tre lavori apparsi nei Rendconti dell'Accademia dei Lincei, ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] dalle armi atomiche
(58) i residenti credevano di aver diritto a parcheggiare sotto casa
(59) gli avversari riconobbero di (89) sono sicuro di non sbagliare
ma più comunemente da verbi intransitivi, intransitivi pronominali e, raramente, transitivi ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...