LONZI, Carla
Maria Luisa Boccia
Nacque a Firenze il 6 marzo 1931 da Agostino, artigiano, e Giulia Matteini, diplomata maestra, entrambi orfani. Era la prima figlia, accolta come «la creatura più attesa» [...] dell’autenticità dell’artista. È questo il filo comune al suo lavoro di critica, alla scrittura poetica, sessuale, Milano 1987; Libreria delle donne di Milano, Non credere di avere dei diritti, Torino 1987, pp. 29-35; M. L. Boccia, L’io in ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] culturale. Il padre, Giulio Cesare, era professore di diritto internazionale all'università di Pavia; la madre, Alba le frasi a suo piacimento, secondo le regole d'uso, comune.
Proprio nel 1939, non appena ebbe consegnato il dattiloscritto della sua ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] quella dei negri, le erano apparse legate da un filo comune: la conquista della libertà per tutti.
Ottenuta la notorietà coi la loro unione vivendo anche separati per non compromettere il diritto dell'uomo all'eredità paterna. Di dieci anni più ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] fosse stato e fosse continuo in Italia lo studio del diritto considerato in relazione alla politica e alla filosofia. Questo lavoro ad essa spetta la priorità di certe idee che saranno comuni ai romantici lombardi e che il B. riprenderà più tardi ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] le remore di pedanti e misoneisti, il D. rivendicava il diritto di svincolarsi dall'imposizione della scansione in cinque atti (i la terra, parificati, umili e potenti, dalla comune condizione. Con intonazione e movenze parodisticamente dantesche è ...
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CHIARINI, Giuseppe
Ciro Cuciniello
Nato ad Arezzo il 17 ag. 1833 da Teodoro e da Leonilda Luchini (ma all'anagrafe Leonida), studiò presso il seminario cittadino ove il padre R. Pacini, insegnante del [...] del liceo "Niccolini" di Livorno dove, con delibera del comune, gli venne anche affidata il 25 febbr. 1868 la direzione al tempo degli Amici pedanti, - il poeta ha il diritto di far versi che sembrino prosa, distinguendosi questa dalla poesia ...
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FONTANA, Ferdinando
Rossano Pisano
Nacque a Milano il 30 genn. 1850 da Carlo.
Il padre, pittore scenografo di comprovata maestria, si era votato ben presto a un'esistenza errabonda per esercitare il [...] sosteneva non a torto di non ravvisarvi alcun valore poetico, replicava rivendicando il diritto di far valere in tal caso il punto di vista morale e civile per la Confederazione radicale che propugnava il Comune laico, lo sviluppo dell'istruzione, l' ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] guida del padre che teneva anche scuola privata di diritto, e quindi, come ovvia e necessaria propedeutica, investitura da parte del Consiglio degli Anziani, riunito in seduta comune col Consiglio dei Savi, in ambasceria ad Avignone per sollecitare l ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] modo l'insoddisfazione diviene per ricchi e poveri il tratto comune del vivere associato e li rende nuovamente uguali per la , anche, tramutati in allodi, rivendicando in tal modo i diritti del regio fisco al quale i feudi dovevano tornare nel caso ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] e 1512) e nel 1513 fu console delle Arti; poi priore del Comune nell'ultimo trimestre del 1514 e nel secondo del 1522. Da questa avrebbe insegnato diritto presso lo Studio perugino.
Iscritto all'arte della Mercanzia, il B. fu priore del Comune per l ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...