Enrico VIII, re d'Inghilterra
Silvia Moretti
Il re che si mise a capo della Chiesa inglese
Nel 1534 il re d'Inghilterra Enrico VIII uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui [...] autonoma dall'autorità del papa e sottomessa invece al potere assoluto dei sovrani inglesi. Questo processo culminò nell'Atto di 1534): con tale legge il re si arrogò il diritto di scomunicare e perseguitare coloro che venivano giudicati eretici ...
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Bodin, Jean
Pensatore politico francese (Angers ca. 1530-Laon 1596). Dopo un periodo di attività politica a Parigi, divenne procuratore del re a Laon. Visse nel pieno delle guerre di religione di Francia [...] economici anticipò il mercantilismo, ma, soprattutto, nei suoi Les six livres de la République (1576) pose le basi teoriche dello stato di diritto fissando il concetto di sovranità come potere assoluto limitato solo dalle leggi di Dio e di natura. ...
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Antropologia
Zona più o meno vasta in cui venivano segregati gruppi autoctoni, abitanti territori colonizzati dai Bianchi. Famose, da questo punto di vista, le r. in cui fu costretta la quasi totalità [...] fonti secondarie ammissibili sono quelle di stretta esecuzione. Le materie tipiche dove opera la r. di legge assoluta sono quelle riguardanti i diritti di libertà, come la libertà personale di cui all’art. 13 Cost., la libertà di domicilio di ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] almeno pro forma, gli studî di diritto e seguì con ogni probabilità le lezioni del filosofo Gassendi. Legatosi alla e nelle gelosie. Il dominio di quello spirito comico è assoluto, implacabile; il distacco dai personaggi che si dibattono, si ...
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Giurista francese d'origine tedesca (Parigi 1524 - Basilea 1590). Uno tra i principali sostenitori della nuova scuola del diritto, che raccomandava lo studio della storia, delle lettere e della filosofia, [...] (la 1a ed. uscì a Ginevra nel 1573).
Vita
Lettore di diritto romano all'univ. di Parigi (1546), abbracciata la Riforma (1547) 1573). L'idea centrale è la negazione del potere assoluto dei re e l'affermazione del contratto originario da cui ...
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Uomo politico e pubblicista (Berna 1768 - Soletta 1854); ricoprì cariche pubbliche e si pose (1798) al servizio dell'Austria; prof. (1806-17) di diritto all'univ. di Berna. Aderì al regime aristocratico, [...] soprattutto nell'ambiente prussiano; in essa era giustificato il potere assoluto del monarca con la teoria dello stato patrimoniale: per questa teoria lo stato, che rientra nell'orbita del diritto privato, non è frutto di un "contratto" dei cittadini ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1773 - ivi 1798). Di famiglia agiata, studiò diritto nelle università di Erlangen e di Gottinga. Attratto, al pari di Novalis, dal cenacolo di Jena, sede del primo romanticismo [...] di sopra di ogni altra arte si colloca la musica, arte dalla totale interiorità in commossa comunione con l'assoluto. Morto giovanissimo, lasciò inedite altre considerazioni sull'arte che Tieck pubblicò e in parte integrò: Phantasien über die Kunst ...
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Geografo e politologo francese (Le Havre 1875 - Parigi 1959); nato da famiglia protestante, studiò storia, diritto e scienze politiche a Parigi, dove seguì A. Sorel e A. Vandal, e viaggiò in tutto il mondo, [...] (1943) e il Tableau politique de la France de l'Ouest sous la Troisiéme République (1913), prima opera in assoluto di geografia elettorale. Dopo la prima guerra mondiale entrò in diplomazia. Membro dell'Académie de sciences morales et politiques ...
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Filosofo del diritto italiano (Forlì 1886 - Roma 1965). Prima redattore, poi direttore del Resto del Carlino, prof. di teoria generale del diritto nell'univ. di Bologna, poi di filosofia del diritto nelle [...] pensiero si ispira ai principî dell'idealismo assoluto. Tra i suoi scritti: Principî filosofici di una nuova teoria del diritto (1911); Il concetto del diritto e la giurisprudenza integrale (1913); Filosofia del diritto e filosofia della storia (1915 ...
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Studioso di scienze politiche e storico statunitense (Giles County, Tennessee, 1844 - Brookline, Boston, 1933). Prof. di scienze politiche e diritto costituzionale alla Columbia University (1876-1912), [...] , 1817-18, 1897; The civil war and the constitution, 1901, ecc.) esprime una concezione dello Stato, come "potere originario, assoluto, illimitato" di tipo germanico ed hegeliano, e della nazione come il più alto prodotto dello sviluppo politico. ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...