LANFREDINI, Giovanni
Marco Pellegrini
Nacque a Firenze nel 1437 da Orsino di Lanfredino e da Ginevra di Piero Capponi, nel quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago.
La sua giovinezza - tipica di un [...] nel 1469 da Borso, aggiungendovi l'aggregazione alla casata ducale con diritto di fregiarsi delle insegne. In particolare, del a perizia e riservatezza: fattori che, nel restringere a pochissimi nomi la rosa dei candidati alla legazione napoletana, ...
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BENELLI, Giovanni
Bruna Bocchini Camaiani
Andrea Riccardi
Nacque a Poggiole di Vernio (Firenze), diocesi di Pistoia, il 12 maggio 1921 da Luigi e da Maria Simoni. Dopo aver vissuto i primi anni nel [...] Gregoriana, ove si laureò in diritto canonico e conseguì la licenza in accanto ai promotori dei confronto e alla Democrazia cristiana e contro i "cattolici si poterono constatare, per quanto permesso dalla riservatezza dei lavori, le ostilità e i ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] Romano fondato dai gesuiti, quindi diritto all'università di Perugia, grazie con la più grande discrezione e riservatezza". Diametralmente opposto è il giudizio del 1623 di Urbano VIII Barberini. Di fatto alla morte di Paolo V, il casato dei ...
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GUALDI, Eugenio
Nicola De Ianni
Nacque a Torino il 25 apr. 1884 da Giuseppe e da Erminia Clivio.
Laureatosi in ingegneria al Politecnico di Torino nel 1907, si dedicò inizialmente alla carriera accademica, [...] , viceversa, non erano restituiti agli aventi diritto. Date le circostanze, l'incarico del G , e nella più totale riservatezza, fu cambiato anche l' l'età avanzata, il G. restò ancora a lungo alla guida del gruppo. Nella primavera del 1968, a 84 anni ...
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BENAGLIO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Treviso il 4 febbr. 1708 da Andrea e da Francesca Franceschi di Castelfranco. Nel 1717, per interessamento di Fortunato Morosini, fu accolto nel seminario [...] potuto mai superare l'ostacolo, che ha fatto alla causa di lui, l'aver egli scritta la vita gli uomini lodevol cosa".
Continuati gli studi di diritto, il B. si laureò a Padova il con molte raccomandazioni di riservatezza e una maldestra ma ...
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CACACE, Giovanni Camillo
Aldo Mazzacane
Nacque a Napoli nel 1578, benché varie fonti indichino il 1571 seguendo il Toppi, che peraltro conobbe personalmente il C. e si giovò talvolta della sua protezione [...] della Conocchia, il C. studiò diritto nell'università di Napoli, dove ottenne dai contemporanei per la sua cupa riservatezza, che apparve ora come esempio di quella del 19 giugno 1656. Morì infatti alla fine di luglio nel corso della violentissima ...
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FORNELLI, Nicola
Franco Cambi
Nato a Bitonto (Bari) il 23 maggio 1843 da Vincenzo e da Caterina Bellezza, si formò nelle scuole cittadine appassionandosi alla lettura dei classici italiani e allo studio [...] vivo nella scuola un "catechismo morale politico" centrato sui doveri (più che sui diritti), orientato alla cooperazione, atto a valorizzare la "riservatezza e castità muliebre" e indirizzato a una educazione "razionale oltreché umana". In questa ...
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CARAFA, Francesco
Mirella Giansante
Nacque a Napoli il 29 apr. 1722 da Adriano, duca di Traetto, e da Teresa Borghese. Compiuti gli studi secondari a Napoli, nel 1744 si recò a Roma per frequentare [...] rimase a presidiare la città fino alla firma del trattato di Aquisgrana (1748 al suo successore, data l'estrema riservatezza del governo che nulla lasciava trapelare dei trasgressioni in una maggiore certezza del diritto.
La sua legazione si concluse ...
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ENRICO (Enrico da Metz, "de Metis")
Josef Riedmann
Originario della Lorena, entrò, ignoriamo quando, nell'Ordine cisterciense; rivesti dal 1297 al 1307 l'ufficio di abate dell'abbazia di Eusserthal in [...] di imporre il diritto della sua Chiesa all'esercizio della giurisdizione ed alla riscossione dei connessi tributi. Nel grande contrasto tra Ludovico il Bavaro e la Curia pontificia, il vescovo E. mantenne una posizione di riservatezza, cosa che gli ...
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FIASCAINI, Attilio
Carlo Fantappiè
Nacque a Prato il 19 apr. 1778, primogenito di Niccola, funzionario della corte granducale, e di Teresa di Francesco Valentini. Non ancora settenne, venne inviato [...] l'ufficio di rettore e di docente di diritto canonico e civile.
La nuova carica si rivelò si comportò con molta prudenza e riservatezza, accondiscendendo agli ordini dell'Accademia maggiore ricordo che egli lasciò alla città fu l'iniziativa della ...
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riservatezza
riservatézza s. f. [der. di riservato]. – 1. Il fatto di essere riservato, discreto e controllato nell’esprimersi e nel comportarsi, come caratteristica e qualità abituale: una persona, un funzionario, un ufficio di investigazioni,...
continenza sostanziale loc. s.le f. (giur.) Il requisito dell’aderenza alla verità dei fatti, che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. ♦ Il diritto di critica deve poi, secondo...