Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] eterozigote A1A2 ha l’allele A1 e l’altra metà ha l’allele A2): in alcuni aschi, derivati da un diploide eterozigote, il numero delle spore con un allele è diverso da quello delle spore con l’altro allele (5 a 3 oppure 6 a 4). Questo fenomeno ...
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Edoardo Boncinelli
Genoma
L'elica che ci condiziona
Il Progetto Genoma
di Edoardo Boncinelli
26 giugno
Il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton annuncia in videoconferenza mondiale dalla East Room [...] numero e la forma dei cromosomi sono costanti per ogni specie di animali e di piante; negli organismi diploidi il corredo cromosomico completo diploide (indicato con il simbolo 2n) è rappresentato da due serie di cromosomi identici tra loro due a due ...
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Momento fondamentale della riproduzione sessuale, consistente nell’unione di due gameti di sesso diverso allo scopo di produrre un uovo fecondato, o zigote, da cui si svilupperà un nuovo individuo.
F. [...] La copulazione dei pronuclei, o cariogamia è il fenomeno fondamentale della f.; con essa non solo si ripristina la condizione diploide, ma si provoca l’unione di due diversi patrimoni genetici, portati l’uno dallo spermatozoo, l’altro dall’uovo. Con ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] presenta un assetto cromosomico aploide, il processo di fusione gametica, cioè la fecondazione, ristabilisce il numero cromosomico diploide caratteristico della specie e presente nel nucleo di ogni cellula somatica.
Nell'uomo, per esempio, l'assetto ...
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riproduzione
Aldo Fasolo
Nuovi individui per continuare la specie
Una proprietà fondamentale dei viventi è la capacità di riprodursi, di generare nuovi individui con le caratteristiche della specie [...] (dotati di un corredo singolo di cromosomi) dei due sessi, che unendosi danno origine a uno zigote (cellula uovo fecondata) diploide (fecondazione). I gameti si formano nel corso della meiosi: il gamete femminile, o cellula uovo, è di regola una ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] è totipotente. Cambiate le condizioni di sopravvivenza e di stimolo, è sempre dall'ooplasma che giungono a un nucleo diploide trapiantato i messaggi che lo inducono a produrre cellule staminali, a formare corpi embrioidi e a diventare un oocita. È ...
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Gamete
Jacques Testart
Il termine gamete (dal greco γαμέτης, "marito, coniuge", derivato di γαμέω, "sposare") indica le cellule, dette anche sessuali, destinate a unirsi nel processo della fecondazione [...] , ciascuno distribuito in ognuna delle due nuove cellule, gli spermatidi. Così, in linea teorica, da uno spermatocita primario diploide (2 n cromosomi) vengono originati 4 spermatidi aploidi (n cromosomi); in realtà soltanto 3 sono gli spermatidi che ...
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Biologia
In batteriologia, speciale formazione che si costituisce, in condizioni ambientali sfavorevoli, all’interno del citoplasma di alcuni batteri aerobi e anaerobi.
Il processo di trasformazione in [...] passaggio dalla fase asessuata o sporofitica, a quella sessuata o gametofitica; così nel primo caso si possono avere s. aploidi o diploidi che vengono generate in numero variabile, da uno a più, nella cellula madre, mentre nel secondo caso le s. sono ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] inoltre caratterizzate da una illimitata capacità proliferativa (automantenimento a lungo termine), da stabilità cromosomica (cariotipo diploide) e da una elevata capacità clonogenica: una singola cellula può infatti originare una colonia di cellule ...
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Gene
Burke H. Judd
sommario: 1. Introduzione. 2. Il mendelismo. 3. La teoria cromosomica dell'eredità. 4. La scoperta dell'associazione (linkage). 5. La mutazione. 6. La funzione del gene. 7. ‟Un gene [...] le cellule aploidi di lievito sono o di tipo a o di tipo α; cellule a e α possono fondersi a formare uno zigote diploide. In alcuni ceppi di lievito le cellule slittano quasi a ogni generazione da un tipo sessuale all'altro. Il meccanismo con cui si ...
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diploide
diplòide agg. e s. m. [comp. di diplo- e -oide, formato sull’esempio di aploide]. – 1. agg. In biologia, numero d., il numero di cromosomi che sono presenti nel nucleo cellulare in doppia serie (si indica con 2n); analogam., individuo...
diploidia
diploidìa s. f. [der. di diploide]. – In biologia, presenza nel nucleo cellulare di due serie di cromosomi, provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre; è propria delle cellule somatiche degli individui originati per riproduzione...