Depurazione biologica
Camille A. Irvine
David A. Irvine
Robert L. Irvine
Timothy J. Irvine
Lisa I. Larson
La depurazione biologica, ovvero l’eliminazione mediante processi biologici di sostanze [...] utilizzano la luce del Sole come fonte di energia e il diossidodi carbonio come fonte di carbonio; gli organismi chemoautotrofi usano una diazoto e fosforo, il grado di rigonfiamento (bulking) dei fanghi (cioè le caratteristiche di sedimentazione ...
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Flusso energetico e produzione primaria
Riccardo Valentini
(Dipartimento di Scienze dell'Ambiente Forestale e delle sue Risorse, Università della Tuscia, Viterbo, Italia)
In questo saggio analizzeremo [...] con le acque profonde dove il diossidodi carbonio può effettivamente essere immagazzinato. L'altra ipotesi, confermata da recenti studi sulle fluttuazioni stagionali degli isotopi dell'ossigeno e dell'azoto nell'atmosfera, è che gli ecosistemi ...
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Vincoli ambientali sull'origine della vita
James F. Kasting
(Department of Geosciences, Penn State University University Park, Pennsylvania, USA)
Le condizioni ambientali in cui la vita si è sviluppata [...] prodotto con forti scariche elettriche, per esempio per azione di un fulmine, ma in presenza didiossidodi carbonio gli atomi diazoto risultanti si legano con l'ossigeno per formare ossido diazoto (NO), piuttosto che reagire con il carbonio per ...
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depurazióne dei terreni Complesso di trattamenti, biologici o chimico-fisici, cui vengono sottoposti i terreni soggetti a contaminazione provocata dall'attività umana attraverso la dispersione, in superficie [...] le sostanze inquinanti sono convertite in acqua, diossidodi carbonio, biomassa e prodotti organici stabili che vengono in una loro combinazione. L’azoto e il fosforo vengono di solito forniti sotto forma di sali ammoniacali e ortofosfati. L’ ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] quello di misurare il consumo di ossigeno e l'emissione didiossidodi carbonio, nonché la temperatura corporea in stato di quiete può essere alimentata senza alcun dubbio da combustibile privo diazoto" (Fick 1865, p. 347). Rimase sconosciuta in ...
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titanio2
titànio2 s. m. [lat. scient. Titanium, nome (tratto da quello dei Titani figli di Urano e di Gea) attribuitogli nel 1795 dal chimico ted. M. H. Klaproth che l’aveva scoperto nel 1789]. – 1. Elemento chimico di simbolo Ti, peso atomico...
venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...