HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] , Parigi, Petit Palais: C. V. A., tav. 11, 4. H. con altre divinità: E. A. A., vol. ii, p. 363, fig. 524. H. con Dioniso: anfora a figure nere, Bruxelles: C. V. A., tav. 11, 5. H. con Trittolemo: anfora a figure nere; Compiègne: C. V. A., tav. 10, 4 ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] di Orbe, in Svizzera, con Teseo e il Tritone e con gli "dèi della settimana", e di Avenches con le Stagioni, e con Dioniso.
Uno schema diverso di composizione a medaglioni ottagonali è dato dal m. di Monnus (l'artefice a Treviri) pure del III sec. d ...
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AXEOCHOS (᾿Αξέοχος)
A. Stazio
Incisore di gemme. Il nome, di lettura incerta (per "Axiochos"?), è noto dal calco di una gemma, ora dispersa, su cui era rappresentato un satiro che danzava al suono della [...] lyra dinanzi ad un fanciullo ritto su una base, con in mano un tirso (Dioniso?). Lo stile è fiacco e impersonale; l'autenticità della gemma è dubbia. Un'ametista del British Museum, a Londra, con lo stesso soggetto, è sicuramente moderna. Altre gemme ...
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KALLIKLES (Καλλικλῆς, Callĭcles)
G. Carettoni
2°. - Scultore greco, figlio di Eunikos nativo di Megara, che lavorò attorno al 300 a. C.; a tale epoca (ultimo terzo del IV sec. a. C.) è da attribuire [...] infatti, dall'esame dei caratteri epigrafici, una base da lui firmata e dedicata a Dioniso, rinvenuta a Megara, la quale doveva sostenere una piccola statua bronzea. Può darsi che egli sia parente di K. figlio di Theokosmos, esso pure megarese, ma ...
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SARPEDON (Σαρπεδῶν)
P. Moreno
Scultore greco, forse proprietario di un'officina in Delo, attorno alla metà del III sec. a. C. È noto da un'iscrizione di Delo con il resoconto delle spese fatte sotto [...] Sosistenes, arconte prima del 251 a. C.: "(è stata acquistata) da Sarpedon una statua per Dioniso, a 25 (dracme)".
Bibl.: C. Homolle, in Bull. Corr. Hell., V, 1881, p. 468; E. Loewy, I. G. B., n. 530. ...
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PENTEO (Πενθεύς)
E. Paribeni
Re mitico di Tebe, figlio di Echion uno degli Sparti nati dai denti del Drago e da Agave figlia di Cadmo. Il nome non diversamente da altri in cui è presente la stessa radice, [...] un eroe impegnato in una sconsigliata impresa, la resistenza a Dioniso e al suo culto, e di conseguenza destinato in partenza femminile, nel secondo di una vendetta contro gli offensori di Dioniso. In particolare è la madre stessa dell'eroe, Agave, ...
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LONDRA B 213, Pittore di
S. Stucchi
Il ceramografo attico che è soltanto al margine del Gruppo E attorno ad Exekias, prende nome dall'anfora del British Museum B 213, decorata su un lato con Eracle [...] e il toro e sull'altro con una dea con due gemelli in braccio, Dioniso e un satiro. Al pittore, la cui attività di decorazione di vasi attici a figure nere è da porre attorno alla metà del VI sec. a. C., è attribuita ancora un'altra anfora.
Bibl.: J. ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] danza con i giovani salvati. In età ellenistica e greco-romana si osserva piuttosto Arianna abbandonata dormiente o sposa felice di Dioniso.
Il personaggio nella letteratura e nella musica
Il mito di Arianna fu cantato da molti poeti, specie in età ...
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TERPON (Τέρπων)
N. F. Parise
Nome di satiro che ricorre accanto alle sue raffigurazioni su coppe attiche a figure rosse del VI-V sec. a. C.
In una coppa di Oltos e di Euxitheos, conservata nel museo [...] di Tarquinia (RC 6848). T. suona il flauto al seguito di Dioniso, insieme con un Terpes e due menadi, Kalis e Thero. T. è raffigurato nell'atto di riempiere un cratere di vino su una coppa del Pittore di Epeleios, proveniente da Vulci ed ora al museo ...
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CAMBRIDGE 61, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico, che prende nome da una coppa decorata a figure nere, proveniente da Vulci, n. 61 nel Fitzwilliam Museum di Cambridge. Gli è attribuita pure un'altra [...] coppa a Würzburg (427). Entrambe presentano un gorgoèion nell'interno ed all'esterno due occhi apotropaici e Dioniso in scene diverse. La data delle due coppe è attorno al 530 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., p. 202. - Würzburg 427; E. ...
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dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...