Scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civiltà antiche attraverso lo studio delle testimonianze materiali (monumentali, epigrafiche, numismatiche, dei manufatti ecc.), anche mediante [...] le Antichità romane (῾Ρωμαικὴ ἀρχαιολογία) di Dionisio di Alicarnasso ecc.
ARCHEOLOGIA CLASSICA
Studio H. Leclercq, cui (con F. Cabrol) si deve in gran parte ilgrande Dictionnaire d’archéologie chrétienne et de liturgie, F.J. Dölger, iniziatore, ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] di Siracusa come tiranno. Il figlio, Dionisio II, coinvolto in congiure e rivolte, dovette cedere il potere a Timoleonte che, riproposta dal figlio Ruggero II (1113-1154) che portò il Regno a grande splendore. Al dominio di Ruggero II, compreso tra ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] culto di Dioniso. Che essa derivi per evoluzione da una forma di poesia corale sembra attestato dalla parte che in essa ha il coro. Tema della tragedia sono prevalentemente i grandi avvenimenti del mito che ponevano di fronte ai grandi problemi della ...
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(fenicio Qart Ḥadasht) Colonia fenicia nell’Africa settentrionale. Fu fondata nell’814 a.C., secondo la tradizione da Elissa (Didone). Per la sua posizione favorevole (tra il lago di Tunisi e il mare), [...] di Siracusa (480), i Cartaginesi presero una grande rivincita alla fine del 5° sec., distruggendo intrapresa allora contro i Cartaginesi da Dionisio, tiranno di Siracusa, si concluse di stele e si data fra l’8° e il 2° sec. a.C. Poco anche si è ...
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Storico ateniese (430-354 a. C. circa), figlio di Grillo e di Pandora, del demo di Erchia; di famiglia aristocratica, militò (404) contro i democratici di Trasibulo. Fu discepolo di Socrate senza però [...] farne un vero storico. Fu scrittore piacevolissimo, di grande nitidezza e purità di linguaggio, benché talvolta manchi di di Platone. Il Gerone (Γέρων) è stato scritto forse nel 366 per Dionisio II di Siracusa al fine di chiarire il valore della ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] briosi e vivaci contrasti popolari.
Italianismo (1525-60). - Ilgrande sforzo per innalzare a forme d'arte complessa la poesia lirica questi vennero aggiunti per la revisione Narciso de San Dionís e Francisco Bonet. La collezione disiribuita in dieci ...
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TIRANNI
Gaetano De Sanctis.
. Col nome tiranno (τύραννος, lat. tyrannus), d'origine probabilmente anatolica, d'etimologia incerta, i Greci designano, contrapponendoli all'antica monarchia legittima, [...] Così più tardi Policrate diede ai Samî un periodo di grande floridezza basata sul predominio nell'Egeo. E infine i la salvò, assumendo in modo rivoluzionario il potere, un giovane ufficiale, Dionisio, il quale fondò la più potente e gloriosa ...
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Figlio di Polidoro e nipote di Giasone di Fere, che fu assassinato nell'anno 370 a. C. Dopo l'uccisione di Giasone, gli succedettero nella tirannide i due fratelli Polidoro e Polifrone; ma Polidoro fu [...] riprese la politica imperialistica di Giasone, senza averne però il prestigio e la larghezza dei disegni. Gli Alevadi 107), quando mette Alessandro insieme con Dionisio fero, si riferisce ad Alessandro ilgrande, con tutta probabilità presenta un' ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] postume (1832). In tempi più recenti, oltre al vescovo di Dionisia fra Tommaso M. Gentili O. P. autore delle Memorie di furono quelli dal 1333 al 1434, che videro i regni di Casimiro ilGrande, di Luigi d'Ungheria e di Ladislao II: dopo i quali ci ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Hans von Bebris dirigeva una cappella di ragazzi cantori tedeschi e godeva grande favore come liutista il tedesco Peter Bonus. Ricordiamo inoltre che il celebre organista di S. Marco Dionisio Memmo era allievo di un Tedesco: l'organista di corte dell ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orgia
òrgia s. f. [dal lat. orgia, neutro pl., gr. ὄργια (pl. di ὄργιον), affine a ἔργον «opera»] (pl. -ge o -gie). – 1. Cerimonia rituale, frequente nella tradizione di numerose religioni (grandi feste iniziatiche o agricole, celebrazioni...