Cittadina gia appartenente alla provincia di Aquila, dal 1927 aggregata a quella di Rieti, che sorge alle falde del M. Gorzano, e precisamente all'estremità NO. di un rilievo quasi interamente circondato [...] romanica, con un bel portale ogivale e una grande rosa, con l'interno ad una navata, ogivale (1428) e affreschi di Dionisio Cappelli (1492). Nella chiesa dell' dalla città al torrente Castellano. Ma il periodo di maggior fiore della città cade ...
Leggi Tutto
MONTE SAN GIULIANO (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Gaetano Mario COLUMBA
Enzo MAGANUCO
GIULIANO Paese e comune della Sicilia, in provincia di Trapani. Il paese (2063 ab. nel 1931) è alla sommità [...] contesero invano i Greci, che ne furono effimeri padroni sotto Dionisio I e sotto Pirro. All'inizio della prima guerra punica marinare della costa africana. Si celebrava ogni anno con grandi feste il viaggio che si credeva la dea facesse in Africa, ...
Leggi Tutto
Poeta neogreco, nato a Zante nel 1798 da ricca famiglia comitale oriunda di Creta; morto nel 1857 a Corfù. Ebbe per primo maestro l'esule abate Santo Rossi di Cremona, dal quale fu accompagnato in Italia: [...] vita disordinata e inquieta. Alla sua morte si trovarono parecchi abbozzi di grandi poemi rimasti incompiuti e accompagnati da annotazioni italiane che permettono di immaginare il disegno generale. Notevoli i frammenti del Lambros (Λάμπρος), ove si ...
Leggi Tutto
Il nome ricorre tre volte in una stessa famiglia di scultori che fiorì a Rodi nei secoli II (fine) e I a. C. Documenti epigrafici trovati a Lindo permettono di stabilire la genealogia: il primo, figlio [...] figli un altro Atanadoro (nato verso l'80, poi adottato da Dionisio), e un terzo Agesandro, adottato da un Damaineto e ricordato come con il fregio della grande ara di Pergamo. La composizione fu popolare nell'Italia antica: se ne vede il riflesso ...
Leggi Tutto
Filologo, nato a Ginevra il 18 febbraio 1559, morto a Londra il 14 luglio 1614. Era di famiglia francese protestante. A Ginevra compì gli studî classici, che estese anche alla teologia, alla giurisprudenza [...] 1504), Aristotele (1590 e 1605), Dionisio di Alicarnasso (1588), Persio (1605), Plini o il giovane (1591), Polibio (1609), , con commentario (1589). Il suo commento ad Ateneo farebbe la gloria di qualunque grande studioso dell'antichità classica; e ...
Leggi Tutto
Retore e sofista, nato a Tarso circa il 161 d. C., fu un bambino prodigio, ed ebbe, quindicenne, l'imperatore Marco Aurelio fra gli uditori di una sua declamazione. Perdette poi le sue virtù e raggiunse [...] alla grammatica, una grande varietà di figure stilistica degli atticisti, specialmente di Dionisio di Alicarnasso, è divenuta una regola poi E. domina le scuole bizantine. Invece il nostro Rinascimento studiò la retorica sui trattati latini, ...
Leggi Tutto
SALEMI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Stefano LA COLLA
Cittadina della Sicilia, in provincia di Trapani, che sorge sopra un alto colle, a 442 m. s. m. All'epoca normanna rimonta il castello, [...] (398-392 a. C.) parteggiò alternativamente per i Cartaginesi e per Dionisio. Fu occupata da Pirro nel 278-7; e nel 262 si diede ha una grande importanza nella storia italiana: a Salemi, dove i Mille furono accolti con grande favore, il 14 maggio ...
Leggi Tutto
Città della provincia di Enna, posta su di un'altura a 733 m. s. m. La città attuale è di moderna origine e sorse sul luogo dell'antica Centuripe. Il suo primitivo nome fu alterato in Centorbi, e solo [...] del Simeto, in una località quindi di grande importanza strategica. Ben presto ellenizzata, sino alla ebbe governo autonomo. All'epoca di Dionisio e di Agatocle dovette trovarsi in una terrecotte, che le fanno meritare il nome di Tanagra della Sicilia, ...
Leggi Tutto
Lo Scaligero, al principio delle sue osservazioni ai Dicta Catonis (collezione di sentenze morali a coppie di esametri, di paternità e origine assai incerta - la parte più antica forse già del sec. II [...] antichissimo di Simeone Bosius, che egli giudica di grande valore, il titolo era Dionysii Catonis disticha de moribus ad filium priscianea della Periegesi di Dionisio, e che a ciò sia dovuta la fusione dei due cognomi. Il Turicensis, in cui veramente ...
Leggi Tutto
Radiologo, nato a Bologna il 21 luglio 1874, morto a Grottaferrata (Roma) il 30 ottobre 1939. Primario radiologo dell'Ospedale maggiore di Bologna, fu per molti anni collaboratore di A. Murri quale radiologo [...] dove per primo ha messo in evidenza uno sfintere che porta il suo nome, sugli aspetti del versante pilorico del duodeno, sulla regione vateriana del duodeno, sull'immagine della grande vena azygos.
Bibl.: Scritti medici in onore di A. Busi, Bologna ...
Leggi Tutto
orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orgia
òrgia s. f. [dal lat. orgia, neutro pl., gr. ὄργια (pl. di ὄργιον), affine a ἔργον «opera»] (pl. -ge o -gie). – 1. Cerimonia rituale, frequente nella tradizione di numerose religioni (grandi feste iniziatiche o agricole, celebrazioni...