È una delle colonie fondate da Selinunte sulla costa meridionaie dell'estremo angolo occidentale della Sicilia. Il suo primo nome era stato Minoa, che ripete quello dell'isoletta sita davanti a Megara [...] Cartaginesi poco prima del 406, nel 386 fu ripresa da Dionisio, ma nel 357 è di nuovo in potere dei Punici; VIII, coll. 437-39; K. J. Beloch, Gr. Gesch., 2ª ed., Berlino 1924, I, ii, p. 246; L. Pareti, Studi Sicil. e Italioti, Firenze 1914, p. 15 segg ...
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Monaco irlandese, vissuto tra il sec. VIII e il IX d. C., autore di un Liber de mensura orbis terrae, che è uno dei trattati geografici più conosciuti dell'alto Medioevo. Come l'autore stesso avverte, [...] particolar modo dell'Egitto e dell'Etiopia, la quinta riassume i dati sulle dimensioni del mondo conosciuto, le ultime quattro vertono Isidoro di Siviglia, la versione della Periegesi di Dionisio attribuita a Prisciano, la Cosmografia di Etico. Non ...
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PARNASO (Παρνασσὸς e Παρνασός, Parnassus)
Doro Levi
Massiccio montuoso della Grecia centrale, che si estende a sud-est dell'Eta e del Corace attraverso alla Doride e alla Focide, dividendo questa ultima [...] di Delfi, rocce dalle quali venivano precipitati gli offensori del dio e i ladri del santuario.
La montagna, ricca di boschi, di allori, 'anno coperta di neve sulle sue cime, era sacra a Dionisio e alle Menadi, nonché alle ninfe Corincie; su una delle ...
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Città della provincia di Enna, posta su di un'altura a 733 m. s. m. La città attuale è di moderna origine e sorse sul luogo dell'antica Centuripe. Il suo primitivo nome fu alterato in Centorbi, e solo [...] IV a. C., Centuripe ebbe governo autonomo. All'epoca di Dionisio e di Agatocle dovette trovarsi in una condizione di semi-indipendenza rispetto le fanno meritare il nome di Tanagra della Sicilia, i magnifici vasi con rilievi e dipinti a tempera, una ...
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Insigne filologo tedesco, operosissimo in molti campi della filologia classica e in particolar modo nello studio dell'oratoria greca. Nato a Osnabrück il 22 gennaio 1843, libero docente a Königsberg nel [...] marzo 1907. Da una dissertazione sugli scritti retorici di Dionisio d'Alicarnasso si sviluppò l'opera del Blass sull' noto Handbuch di Iwan Müller con la Kritik und Hermeneutik (parte del vol. I: 1885, 2ª ed. 1892).
Bibl.: W. Crönert, in Biograph. ...
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Vate arcadica, madre di Evandro; il suo nome si voleva far derivare dai vaticinî che ella proferiva in versi (carmina). Dionisio e Plutarco l'identificano con Themis, che poi si disse Carmentis quando [...] -Vesta, Tubinga 1864, p. 394; Preller, Römische Mythologie, 3ª ed., Berlino 1881-1883, I, p. 406; G. Wissowa, in Roscher, Lexikon d. griech. und röm. Mythologie, Lipsia 1884-1890, I, p. 851; id., Religion und Kultus der Römer, 2ª ed., Monaco 1912, p ...
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ATTO Navio - Nel Comizio romano era un puteal, cioè uno di quei recinti che di solito proteggevano un luogo colpito dal fulmine, con accanto un fico sacro, albero pure in relazione con il fulmine, e poco [...] monumenti. Lo Schwegler vi vedeva adombrata la lotta fra l'antica comunità teocratica romana e la nuova monarchia dei Tarquinî.
Fonti: Livio, I, 36; Dionisio, III, 71 seg.; [Aurelio Vittore], De viris ill., 6.
Bibl.: A. Schwegler, Römische Geschichte ...
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Uno dei sette vescovi che, secondo S. Gregorio di Tours (Historia Francorum, I, 31), ai tempi dell'imperatore Decio, papa Sisto II (circa 250) mandò nelle Gallie; in seguito ebbe a soffrire il martirio. [...] , finché la leggenda venne codificata nella Passio sanctorum martyrum Dionisii, Rustici et Eleutherii. E su questa tradizione si fondò M. Manitius, Geschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, I, Monaco 1911, p. 325 segg.; H. Quentin ...
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Estrema città orientale della Paflagonia, sul Mar Nero, inclusa poi nella Bitinia, confinante ad ovest. Fu chiamata Amastri da Dionigi, tiranno di Eraclea Pontica (morto nel 305 a. C.), in onore della [...] il 300 a. C. dalla stessa Amastris, vedova di Dionisio, poi sposa di Lisimaco con immissione delle popolazioni confinanti. .: Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumsw., I, col. 1749; E. De Ruggiero, Dizion. epigr. di antichità ...
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. Monaco e pittore russo (fine del sec. XV e principio del XVI), ora considerato come il caposcuola dei pittori d'icone di quell'epoca; non è da confondere con Dionisio Glušickij. Di lui sappiamo tra l'altro [...] 1500-1501 dipingeva nel monastero di S. Teraponte (Ferapont) presso il Lago Bianco (ora nel governo di Novgorod); e questi affreschi sono i soli che di lui abbiamo. Quanto alle icone, non vi è nulla di certo benché il D. fosse ritenuto per eccellenza ...
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quadrireme
quadrirème s. f. [dal lat. quadriremis, comp. di quadri- e remus «remo»]. – Nell’antichità, nave da battaglia a quattro ordini di remi: costruite per la prima volta da Dionisio I tiranno di Siracusa nel 399 a. C. o dai Cartaginesi...
tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...