Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] progetto: rivelarsi (ἵν'εἴην ἐμφανὴς v. 22). La rivelazione del dio passa attraverso l’invasamento estatico. I rituali di Dioniso, infatti, pretendevano di offrire, attraverso l’estraniazione della mente, una forma diversa e superiore di conoscenza ...
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Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] comunità” (p. 33), è fornita da due feste, le Teoinie e le Apaturie, in occasione delle quali i γεννῆται compivano i loro sacrifici per Dioniso, e ogni γεννήτης era un eupatrida, cioè un’aristocratico. E a dispetto di quanto detto da Jeanmaire sulla ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] Panopoli elabora il medesimo motivo nel Prologo della sua opera (vv. 11-12): «Portatemi la ferula, battete i cembali, Muse, e porgetemi il tirso di Dioniso: è lui che canto!» (trad. a cura di Maria Maletta). Facendo un salto temporale notevole, all ...
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quadrireme
quadrirème s. f. [dal lat. quadriremis, comp. di quadri- e remus «remo»]. – Nell’antichità, nave da battaglia a quattro ordini di remi: costruite per la prima volta da Dionisio I tiranno di Siracusa nel 399 a. C. o dai Cartaginesi...
tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
Dionìsio (o Dionigi) I il Vecchio tiranno di Siracusa. - Tentò di unire tutti i Greci d'occidente a difesa della propria civiltà contro l'elemento "barbaro" (Cartaginesi, Italici, Etruschi); ma, basando il proprio potere sulla tirannide, venne...
Nobile siracusano (410-354 a. C.); collaboratore di Dionisio I, fu alla sua morte consigliere del figlio di lui Dionisio II. Imbevuto di idee platoniche e desiderando che anche il tiranno ne subisse l'influsso, lo sollecitò a invitare Platone...