TANGERI (Θίγγις, Tingis, arab. Tangia)
J. Boube
Città del Marocco settentrionale, allo sbocco occidentale dello stretto di Gibilterra. Fra i centri abitati berberi più antichi, se ne attribuiva la fondazione [...] gli scavi hanno messo in luce. A Volubilis è consacrata giustamente la terza sala, nella quale sono esposti i calchi del grande Efebo dionisiaco e dei busti di Giuba II e di Catone (al museo di Rabat, v.). Le antichità di T., dopo l'inaugurazione del ...
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Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] vario: giovani o guerrieri in costume locale, satiri, Eros, Dioniso, fanciulle o menadi o donne iniziate al culto dionisiaco. Si ritiene che queste scene abbiano un generico significato funerario. I personaggi generici e gli oggetti che recano sono ...
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CENTAURI (Κένταυροι, ῾Ιπποκένταυροι; Centauri)
K. Schauenburg
Esseri fantastici della mitologia greca, in forma di quadrupedi partecipi della natura dell'uomo e del cavallo.
Secondo la tradizione più [...] Eracle e, nell'arte romana soprattutto per Dioniso. Già nella tarda epoca arcaica i c. furono ammessi nel thìasos dionisiaco. Il pittore Zeusi introdusse nell'arte la famiglia di centauri. Prima dell'epoca imperiale sono invece rare raffigurazioni di ...
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PAN (Πάν)
H. Sichtermann
È il dio greco della vita pastorale o più genericamente della vita campestre, della natura e delle montagne; non è ricordato da Omero e da Esiodo: da tutte le testimonianze posteriori [...] il dio, dall'aspetto completamente umano, che suona con le ninfe. Nei mosaici - anch'essi per lo più di contenuto dionisiaco - si perde sempre più il rapporto con gli originali greci, e anche la rappresentazione di una "Panisca" femminile non sembra ...
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POTHOS (Πόϑος)
A. Gallina
Personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. L'antica letteratura greca lo considera, insieme ad Eros e ad Himeros, [...] lo riferirono ad uno "Skopas minore". Nella pittura vascolare, il tipo di P. compare sotto il duplice aspetto di personaggio di thìasos dionisiaco e di thìasos di Afrodite.
Si tratta di vasi attici a figure rosse, nei quali P. ha più i caratteri del ...
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Scultore e architetto greco di Paro (n. 390 circa a. C. - m. 330 circa), forse figlio dello scultore Aristandro. Dovette prendere parte alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, di cui eseguì le sculture [...] , esuberante e patetico che S. infonde alle sue opere culmina nella Menade da lui creata intorno al 330, dominata dal furore dionisiaco (il tipo è noto da una statuetta frammentaria a Dresda, che richiama, nel ritmo e nella resa del panneggio, alcune ...
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STAGIONI
E. Simon
Le quattro Stagioni, (greco: ὦραι; lat. tempora anni), tema inesauribile della musica, delle arti figurative e della poesia fino all'evo moderno, sono creazioni relativamente tarde [...] e vuole essere vista come figura singola. La Primavera, che secondo la dimostrazione di O. Brendel compare come ancella del sacrificio dionisiaco (Röm. Mitt., xlviii, 1933, p. 173 ss.), è vestita di tunica e mantello. Sul capo porta un fazzoletto e ...
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Vedi AETION. - 1 dell'anno: 1958 - 1994
AETION (᾿Αετίων, Aëtĭon)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco fiorito, secondo Plinio (xxxv, 78), nella CVII olimpiade, ossia tra il 359 e il 352 a. C.; il [...] Aldobrandine dei Musei Vaticani potesse essere una replica di questo quadro: non di replica si tratta, ma di un soggetto dionisiaco di carattere religioso che si ispira alla composizione di A., dipinto in età neoattica. Al soggetto del quadro di A ...
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Vedi EIRENE dell'anno: 1960 - 1960
EIRENE (Εἰρήνη)
D. Mustilli
Dea e personificazione della pace. Appare come figlia di Zeus e Temi e quindi come sorella di Dike ed Eunomia in Esiodo (Theog., 901 ss.) [...] già nel I sec. a. C.
In alcuni vasi attici il nome di E. è dato ad una figura femminile del corteo dionisiaco; del resto, a rapporti cultuali tra la dea e Dioniso accenna la tradizione letteraria (Eur., Bacch., 416 s.; Aristoph., Pax, 520; Cornut ...
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OSCILLO (oscillum)
G. A. Mansuelli
Termine latino senza un preciso corrispondente greco nel lessico - se non nell'uso - di etimologia controversa che indica genericamente le figurine, maschere e dischi [...] ed è affine agli esemplari pompeiani, per quanto assai più tardo. Le raffigurazioni espresse sugli o. sono sempre relative al tiaso dionisiaco, il che porta ad una certa fissità e quasi obbligatorietà di motivi e di schemi. Esistono anche o. ovoidali ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...