C. A, Pittore di
A. Stenico
La personalità artistica più rappresentata e più caratteristica entro il Gruppo C. A (v.) all'inizio della seconda metà del IV sec., nella ceramografia campana. Fu il caposcuola [...] , egli ha tuttavia un repertorio di tipi e di soggetti piuttosto ristretto. Accanto a poche scene di contenuto dionisiaco, predominano quelle con figure femminili e di guerrieri disegnati in schemi ripetuti monotonamente.
Abbondante il ritocco in ...
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PRONOMOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico attivo sugli inizi del IV sec. a. C. Si rifà alla tradizione brillante e tenera del Pittore del Deinos di Berlino, evitando le sdolcinature e i languori [...] e posture. A questa singolare figurazione ricca di contenuto e vivida nel racconto J. D. Beazley fa seguire altri due crateri a campana e una grande lèkythos in cui ritornano evocazioni del mondo dionisiaco.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 849. ...
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SALPION (Σαλτίων)
P. Moreno
Scultore ateniese del I sec. a. C., appartenente alla corrente neoattica.
È noto per aver firmato (Σαλτίων ᾿Αϑηναῖος ἐποίησε) un cratere di marmo pario, rinvenuto a Formia [...] rilievo che rappresenta Hermes nell'atto di consegnare Dioniso bambino alle ninfe di Nysa, alla presenza di personaggi del ciclo dionisiaco. Il gruppo principale deriva da una composizione degli ultimi decenni del IV sec. a. C., nota anche da altre ...
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METHE (Μέϑη)
E. Paribeni
Personificazione dell'ebbrezza, che, al pari di altre astrazioni consimili, quali Methyse, Komos, Ebrietas, viene a rientrare nel corteggio di Dioniso. Con facile trasposizione [...] non pochi vasi della seconda metà del V sec. a. C. nessuno avrebbe potuto isolare dal contesto delle menadi o ninfe dionisiache personalità astratte o almeno appoggiate a un'astrazione quali Methyse, che non è del resto che un doppio di M., Komodia ...
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MEGALOGRAFIA (megalographia)
R. Bianchi Bandinelli
Il termine m. si trova usato in un passo, che si riferisce alla pittura, in Vitruvio (vii, 5, 2). In un altro passo (vii, 4, 4) i codici hanno concordemente [...] riferite semplicemente alle dimensioni delle pitture in questione (e così interpretando, si è detto m., per esempio, il ciclo dionisiaco della Villa dei Misteri a Pompei). Questo è il significato dato al termine dal Lippold. È stato osservato, però ...
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SARPEDON, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo protoitaliota del gruppo B (protoàpulo); è denominato dal soggetto del cratere a campana di New York.
Benché pochi pezzi, e fra essi alcuni frammenti non [...] .
La sua prima attività si svolse ancora negli ultimi anni del V sec. a. C. È da considerarsi contemporaneo del Pittore Dionisiaco, al quale per certi aspetti è vicino.
Bibl.: A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 27 ss.; L. Curtius ...
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MARSIA (Μαρσύας, Marsyas, Marsya)
E. Paribeni
È in Frigia un antico dèmone delle acque, collegato con una fonte presso la città di Kelainai nella vallata del Meandro. Gli è proprio il flauto e, per estensione [...] asinine e la storia della cattura del saggio sileno alla fontana indicano a sufficienza le connessioni con il mondo dionisiaco e satiresco.
Nell'arte figurata ellenica M. ci appare unicamente in questo suo aspetto secondario e acquisito di sileno ...
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Vedi ARISTEO dell'anno: 1958 - 1994
ARISTEO (᾿Αρισταῖος)
G. Bermond Montanari
Antica divinità dei primi abitatori della Grecia, che, dominatore delle forze benefiche della natura, protegge l'agricoltura [...] e a lui fu attribuita la coltivazione del silfio. Infine il suo culto giunge anche in Tracia, dove lo si trova mescolato al thìasos dionisiaco.
Una statua di A. si trovava nel tempio di Dioniso a Siracusa e fu rubata da Verre (Cic., Ad Verr., iv, 128 ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] . Inst., 1865, tav. B) in cui una solenne figura femminile seduta porge il seno a un bimbo, inquadrata da elementi nettamente dionisiaci quali un tirso e una pantera accompagnati da un Eros volante; o il noto tondo di coppa del Cabinet des Médailles ...
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Vedi FLIACICI, Vasi dell'anno: 1960 - 1994
FLIACICI, Vasi
A. D. Trendall
I cosiddetti vasi f. sono un gruppo di vasi, in prevalenza a figure rosse, dell'Italia meridionale, su cui sono dipinti singoli [...] ) che indicava il genere teatrale e i suoi attori, e che ripeteva il nome di una popolare figura del corteggio dionisiaco, probabile residuo di un antico dèmone della vegetazione.
I vasi a noi noti che possono essere con sicurezza riferiti alle ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...