La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] materiale e spirituale dei cittadini.
Un altro ambito del mito usato per esaltare il benessere e la gioia di vivere è quello dionisiaco, che ha come luogo privilegiato il banchetto: questo è infatti il momento in cui si gustano i frutti della terra e ...
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(gr. ῎Ερως)
Mitologia
Dio greco dell’amore (detto in latino Amor e Cupido). Ignoto a Omero, figura da Esiodo in poi, dapprima come un dio della natura e come potenza teogonica, senza genitori o nato dal [...] in più copie. Nell’arte ellenistico-romana E. spesso ha un aspetto infantile e viene associato ad Afrodite o al corteggio dionisiaco; talvolta è anche raffigurato da solo (E. dormiente) o in gruppo con Psiche. Carattere particolare ha l’E. funerario ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] . In una tomba presso Porta Salaria a Roma, è stato rinvenuto un gruppo di sarcofagi decorati tutti con temi dionisiaci per i quali si può riscontrare la volontà di manifestare attraverso un preciso programma decorativo del sepolcro le convinzioni ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...]
L’uso delle m. nel teatro antico deriva sia dal culto degli eroi concepiti come morti divinizzati, sia dal culto dionisiaco che ha con il culto eroico addentellati, ma in cui le m. hanno funzioni più estese, probabilmente anche iniziatiche.
Nel ...
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Festa
Vittorio Lanternari
Festa (dal latino festa, femminile dell'aggettivo festus, "solenne, festivo", che si ritiene connesso con feria, "feria") indica il giorno destinato alla celebrazione di eventi [...] dei Gigli, che si celebra a Nola, in Campania, in onore di san Paolino, è dominata da un antico spirito dionisiaco che investe l'intera cittadinanza tra musiche, grida, danze corali, e uno spettacolo scenografico con il trasporto in piazza delle ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] coreografo e coregista con Donen.
Fermi restando i due modelli di riferimento, quello 'apollineo' (Astaire) e quello 'dionisiaco' (Kelly), la metamorfosi successiva della d. nel mu-sical si manifesta all'insegna di crescenti contaminazioni. Da una ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] ribellione all'autorità e all'oppressione culturale tanto cattolica quanto marxista; il mito veicola così un radicale anarchismo dionisiaco, che culmina nel finale, un mistico "trionfo de li encestuati". Con una simile apologia dell'incesto si chiude ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] (processione rituale intorno allo stūpa), spesso illustrata dai rilievi, di difficile lettura appaiono le scene di carattere dionisiaco o esplicitamente erotico. Poco pertinenti al contesto appaiono anche le scene di musica e danza, per alcune ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] "si vuole esperienza vissuta del caos" (v. Bastide, 1975, pp. 136-137 e 235) o, come altri dirà, esperienza del dionisiaco sociale e cioè "ribollimento prodigioso della vita che l'ordine delle cose, per poter durare, deve canalizzare" (v. Wunenburger ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...