GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] 392-395) in cui il G., discutendo la visione neoclassica di J.J. Winckelmann evidenzia la dialettica tra apollineo e dionisiaco, così importante negli sviluppi del suo pensiero.
Nel 1921, per le edizioni de La Voce, dirette da G. Prezzolini, pubblicò ...
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KERBAKER, Michele
Giuliano Boccali
Nacque a Torino il 10 sett. 1835. Con la morte precoce della madre e le seconde nozze del padre il ragazzo fu affidato a uno zio sacerdote; grazie a una borsa di studio [...] ), a Hermes (1877), a Marsia (1888) e al Bacco indiano nelle sue attinenze col rito e col culto dionisiaco (1905), mostrano, insieme con le numerose recensioni, documentazione molto accurata e partecipazione attenta al dibattito scientifico in corso ...
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AVELLINO, Francesco Maria
Piero Treves
Nacque in Napoli il 14 ag. 1788, dall'architetto e ingegnere Gioacchino e da Rosalba Barba.
Educato alla scuola dei classici da Onofrio Gargiulli, cui doveva succedere [...] nel tomo primo degli Opuscoli, Osservazioni sul toro a volto umano (dov'è singolarissima la familiarità dell'A. col poema dionisiaco di Nonno di Panopoli e dove conservano tutto il loro valore le annotazioni alla polemica di Polibio contro Timeo in ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] molto forte nel Concerto di Beethoven ed è addirittura spasmodica nel Concerto di Schumann, fors’anche perché il direttore è un ‘dionisiaco’ come Dimitri Mitropoulos. I passi più ardui del Concerto di Schumann, scritti da un non-pianista e perciò non ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] intervenuti, come ad esempio C. Maurice, non mancarono di osservare quei difetti tecnici che pur si nascondevano sotto il dionisiaco vitalismo della danza della C.; tuttavia questo non impedì ai coniugi Saint-Léon di esibirsi il 4 novembre nella ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] e spuntata delle sue cariche nichilistiche portatrici di contraddizione, è appiattita in un vuoto formulario: amoralismo, vitalismo dionisiaco, libertà d'azione dell'individuo superiore al di là del bene e del male, culto della bellezza ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...