Più adattamento che traduzione, Il Padrino (The Godfather, 1972) rovescia il vieto dogma della superiorità letteraria indagando il complesso intreccio tra racconto e medium filmico. Vi è, nell’opera di [...] diviene, nel solco del familismo a-morale, un lungo viaggio per i sentieri del simbolico, dove lo scontro tra apollineo e dionisiaco s’incarna nell’amore-odio di un figlio verso il padre, costretto a dannarsi l’anima per inseguirne la grandezza del ...
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Il rapporto tra lingua, genere e identità autoriale ha da sempre rappresentato un tema di dibattito socio-culturale di tale rilevanza da sollevare, tra gli studiosi, un quesito fondamentale sulla rappresentazione [...] da lui. In preda all’ira cinge il collo del marito con le sue mani e lo uccide, invasata di un filtro dionisiaco che ricorda Agave che dilania e sbrana Penteo nelle Baccanti. Senza frontiereIl finale di Yerma va oltre i tipici epiloghi delle tragedie ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] lat. Atlantem, dal gr. Ἄτλας ‘Atlante’, nome del gigante che secondo il mito classico reggeva il mondo sulle spalle); dionisiaco (dal lat. Dionysiăcum, dal greco Διονυσιακός, derivato da Dioniso, nome del dio del vino, chiamato anche Bacco); mèntore ...
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Usi, semantica e antropologia di oinopsL’uso dei termini di colore nella Grecia antica – è stato osservato (Grand-Clément 2013) – veicola a volte un’immagine non tanto visuale del mare, quanto culturale [...] dionisismo non finisce qui, perché l’uso dell’epiteto conosce un vero e proprio revival in età tardoantica, in particolare nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli (V sec.), in cui figura ben 45 volte. Ma non è tanto la quantità delle occorrenze che ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] masque fantastico, di un moderno Comus» riferendosi, a ragione, al dio greco delle orge, degli incontri notturni, del dionisiaco nietzschiano incastonato in una forma artistica – quale quella del masque – che combina poesia, danza, musica, costume in ...
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L’uso della musica in modo terapeutico, iatromusica, si basa sulla convinzione che questa arte eserciti sulla natura umana una straordinaria influenza. Nelle prime civiltà la guarigione passava attraverso [...] portarono alle tre di notte a un ritrovo con anziani e giovani che si accanivano sui tamburelli [...] Era un rito estremamente dionisiaco. Una specie di trance collettiva. C'era qualcosa di mistico. Così pensai al ballo di San Vito. C'è qualcosa in ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...
dionisiaco
Termine usato da Nietzsche per indicare uno dei due momenti, o impulsi, da cui è sorta la tragedia attica, contrapposto all’apollineo (➔ apollineo/dionisiaco).
apollineo/dionisiaco
Antitesi terminologica introdotta nel linguaggio filosofico da Nietzsche, che se ne servì in La nascita della tragedia (➔) (1872) per illustrare i due impulsi essenziali dai quali nacque la tragedia attica, «opera artistica...