PRETO (Προῖτος, Proetus)
Mitico re di Tirinto, figlio di Abante e di Aglaia. Già nel grembo materno, e poi nuovamente dopo la nascita, era venuto a contesa col fratello gemello Acrisio, accordandosi infine [...] istruzione a questo di metterlo a morte (v. bellerofonte). Altro episodio della leggenda di P. è quello delle sue figlie, le Pretidi, che per essersi opposte al culto dionisiaco vengono fatte impazzire dal nume, e sono risanate dal veggente Melampo. ...
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MEGALOGRAFIA (megalographia)
R. Bianchi Bandinelli
Il termine m. si trova usato in un passo, che si riferisce alla pittura, in Vitruvio (vii, 5, 2). In un altro passo (vii, 4, 4) i codici hanno concordemente [...] riferite semplicemente alle dimensioni delle pitture in questione (e così interpretando, si è detto m., per esempio, il ciclo dionisiaco della Villa dei Misteri a Pompei). Questo è il significato dato al termine dal Lippold. È stato osservato, però ...
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SARPEDON, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo protoitaliota del gruppo B (protoàpulo); è denominato dal soggetto del cratere a campana di New York.
Benché pochi pezzi, e fra essi alcuni frammenti non [...] .
La sua prima attività si svolse ancora negli ultimi anni del V sec. a. C. È da considerarsi contemporaneo del Pittore Dionisiaco, al quale per certi aspetti è vicino.
Bibl.: A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 27 ss.; L. Curtius ...
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MARSIA (Μαρσύας, Marsyas, Marsya)
E. Paribeni
È in Frigia un antico dèmone delle acque, collegato con una fonte presso la città di Kelainai nella vallata del Meandro. Gli è proprio il flauto e, per estensione [...] asinine e la storia della cattura del saggio sileno alla fontana indicano a sufficienza le connessioni con il mondo dionisiaco e satiresco.
Nell'arte figurata ellenica M. ci appare unicamente in questo suo aspetto secondario e acquisito di sileno ...
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Vedi ARISTEO dell'anno: 1958 - 1994
ARISTEO (᾿Αρισταῖος)
G. Bermond Montanari
Antica divinità dei primi abitatori della Grecia, che, dominatore delle forze benefiche della natura, protegge l'agricoltura [...] e a lui fu attribuita la coltivazione del silfio. Infine il suo culto giunge anche in Tracia, dove lo si trova mescolato al thìasos dionisiaco.
Una statua di A. si trovava nel tempio di Dioniso a Siracusa e fu rubata da Verre (Cic., Ad Verr., iv, 128 ...
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KERBAKER, Michele
Ambrogio BALLINI
Indianista, glottologo e letterato, nato a Torino il 10 settembre 1835, morto a Napoli il 20 settembre 1914. Laureatosi ivi in lettere nel 1857, dopo alcuni anni d'insegnamento [...] , ivi 1875; Hermes, ivi 1877; Marsia, ivi 1888; Il Bacco indiano nelle sue attinenze col rito e col culto dionisiaco, ivi 1905; Sommario del Mahabharata, coordinato alla traduzione di luoghi scelti del poema. ivi 1904). Di numerosi inni vedici e ...
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PUCCINI, Mario
Mario Tinti
Pittore, nato a Livorno il 28 giugno 1865, morto a Firenze il 18 giugno 1920. Studiò dapprima nell'Accademia di belle arti di Firenze, sotto il Fattori, poi nella scuola libera [...] nesso con tradizione e cultura, limitatesi nei loro primordiali moventi istintivi, fecero capo al "colorismo", puro insorgere e disfrenarsi dionisiaco dell'ispirazione lirica.
Bibl.: M. Tinti, La pittura di M. P., in Il Vaglio, i marzo 1913; U ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] . Inst., 1865, tav. B) in cui una solenne figura femminile seduta porge il seno a un bimbo, inquadrata da elementi nettamente dionisiaci quali un tirso e una pantera accompagnati da un Eros volante; o il noto tondo di coppa del Cabinet des Médailles ...
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NIETZSCHE, Friedrich Wilhelm
Giuseppe GABETTI
Rodolfo PAOLI
Giuseppe GABETTI
Pensatore, nato a Röcken presso Lützen il 15 ottobre 1844, morto a Weimar il 25 agosto 1900: nel quale tutte le contrastanti [...] Homeri et Hesiodi (1871) e compilava gl'indici del Rheinisches Museum (1872); e, se si esaltava nell'intuizione del mondo dionisiaco da cui si genera ogni esistenza, era anche lo spirito critico-analitico, che trovava un senso alla propria esistenza ...
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Vedi BOLSENA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BOLSENA (v. vol. II, p. 131 e S 1970, p. 155)
F. -H. Pairault Massa
Dall'Età del Bronzo alla tarda età imperiale e cristiana, la zona di B. e del suo lago ha [...] a grandezza naturale, eretto su una base quadrata di m 0,77 c.a di lato, decorato con motivi di ispirazione dionisiaca, di schietto gusto ellenistico: una pantera, tre putti, di cui uno alato, e festoni. Anche lo schienale ricurvo era decorato e ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...