OPORA (᾿Οπώρα)
E. Paribeni
Divinità del raccolto e della stagione matura, l'autunno delle frutta e della vendemmia. Di qui una naturale associazione con Dioniso in varie figurazioni, che peraltro non [...] piano di chiare allusioni o trasposizioni simboliche.
O. appare designata con il suo nome in tre vasi italioti di indubbio carattere dionisiaco. Ma tanto nel cratere a volute n. inv. 1093 della Collezione Jatta come nel cratere a campana di Vienna n ...
Leggi Tutto
FUFLUNS (Fuflun, Fufluns′, Fuflunus, o abbreviato)
Aldo NEPPI MODONA
Divinità etrusca corrispondente al Dioniso dei Greci e al Libero degl'Italici e dei Romani. Il nome è aggiunto spesso accanto alla [...] di questa città. Si volle da alcuni far derivare da βύ(ι)βλινος (nome di un vino), supponendo relazioni tra il culto dionisiaco in Etruria e Nasso, dove si produceva questo vino, in base a una leggenda che conduce là naviganti Tirreni. Altri lo ...
Leggi Tutto
C. A, Pittore di
A. Stenico
La personalità artistica più rappresentata e più caratteristica entro il Gruppo C. A (v.) all'inizio della seconda metà del IV sec., nella ceramografia campana. Fu il caposcuola [...] , egli ha tuttavia un repertorio di tipi e di soggetti piuttosto ristretto. Accanto a poche scene di contenuto dionisiaco, predominano quelle con figure femminili e di guerrieri disegnati in schemi ripetuti monotonamente.
Abbondante il ritocco in ...
Leggi Tutto
PRONOMOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico attivo sugli inizi del IV sec. a. C. Si rifà alla tradizione brillante e tenera del Pittore del Deinos di Berlino, evitando le sdolcinature e i languori [...] e posture. A questa singolare figurazione ricca di contenuto e vivida nel racconto J. D. Beazley fa seguire altri due crateri a campana e una grande lèkythos in cui ritornano evocazioni del mondo dionisiaco.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 849. ...
Leggi Tutto
TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] che la teoria sia giusta, e la nuova teoria si troverebbe in un imbarazzo almeno uguale a quello della teoria dionisiaca.
Infine, uno dei punti più deboli della nuova ipotesi è la netta separazione fra tragedia e dramma satiresco, quando tutto ...
Leggi Tutto
ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] , il quale lo inghiotte per poi generarne il terzo ed ultimo Dioniso (e qui il mito orfico si fonde anche con quello propriamente dionisiaco, per cui Dioniso è figlio di Zeus e di Semele, ma, essendo stata questa folgorata da Zeus e non avendo potuto ...
Leggi Tutto
Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] quindi la volta di Boudu sauvé des eaux (1932; Boudu salvato dalle acque), celebrazione a un tempo allegra e malinconica del dionisiaco che circola sempre nei film di R. e della sua irriducibilità alla vita borghese.
Dopo Chotard et Cie (1933), dalla ...
Leggi Tutto
SALPION (Σαλτίων)
P. Moreno
Scultore ateniese del I sec. a. C., appartenente alla corrente neoattica.
È noto per aver firmato (Σαλτίων ᾿Αϑηναῖος ἐποίησε) un cratere di marmo pario, rinvenuto a Formia [...] rilievo che rappresenta Hermes nell'atto di consegnare Dioniso bambino alle ninfe di Nysa, alla presenza di personaggi del ciclo dionisiaco. Il gruppo principale deriva da una composizione degli ultimi decenni del IV sec. a. C., nota anche da altre ...
Leggi Tutto
METHE (Μέϑη)
E. Paribeni
Personificazione dell'ebbrezza, che, al pari di altre astrazioni consimili, quali Methyse, Komos, Ebrietas, viene a rientrare nel corteggio di Dioniso. Con facile trasposizione [...] non pochi vasi della seconda metà del V sec. a. C. nessuno avrebbe potuto isolare dal contesto delle menadi o ninfe dionisiache personalità astratte o almeno appoggiate a un'astrazione quali Methyse, che non è del resto che un doppio di M., Komodia ...
Leggi Tutto
L’uso di mangiare carne cruda, specie in occasione di sacrifici religiosi.
Il mangiare la carne cruda della vittima sacrificale costituisce un caso specifico del sacrificio concepito come comunione; il [...] il materiale organico solido senza sottoporlo alla manipolazione della cottura.
L’o. era praticata nel quadro del culto dionisiaco dalle menadi come momento culminante di tutta l’azione cultuale: dopo l’inseguimento della vittima animale, questa ...
Leggi Tutto
dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...