L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania. Sviluppi dell'indagine archeologica in Campania
Italo Iasiello
Valeria Moesch
Sviluppi dell’indagine archeologica in campania
L’ultimo decennio [...] Lachenal, Spolia. Uso e reimpiego dell’antico dal III al XIV secolo, Milano 1995.
S. Adamo Muscettola, Da cratere dionisiaco a fonte battesimale: una eredità della otiosa Neapolis o di Napoli desidiosa?, in L’incidenza dell’antico. Studi in memoria ...
Leggi Tutto
Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, p. 209 e s 1970, p. 504)
K. M. D. Duunbabin
R. Farioli Campanati
F. Bisconti
D. Mazzoleni
A partire dal 1968 il Bulletin de l'Association [...] -romana. Un singolare esempio, scoperto nel 1987 a Sepphoris, probabilmente del III sec. d.C., presenta varie scene dionisiache, con scritte esplicative in greco, all'interno di un ricco bordo di girali di acanto (pubblicazione preliminare: Meyers ...
Leggi Tutto
Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] ' ad una cultura indù 'introversa'. Influenzato da Sapir, R. Benedict distinse un tipo culturale apollineo e uno dionisiaco, originati dalla selezione storica di temperamenti contrastanti. G. Bateson analizzò le relazioni parentali tra gli Iatmul in ...
Leggi Tutto
Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] da Ernesto de Martino (1961), ma anche influenzata dall’antropologo francese George Lapassade e dalle sue teorie sul dionisiaco, ha suscitato un grande dibattito sul ‘tradimento spettacolare’ delle tradizioni a favore di mescolanze che hanno scarso ...
Leggi Tutto
Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO
D. Levi
1. Terminologia. 2. Origini e sviluppi. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti. b) Svolgimento e datazione. c) [...] che dopo la creazione di tal genere di vòlte, verso la fine dell'età flavia. Un bellissimo m. con scene dionisiache da Gemila-Cuicul in Algeria, appartenente con tutta probabilità all'epoca antonina, sembra essere uno dei più antichi conservantici l ...
Leggi Tutto
Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. i, p. 893)
E. Paribeni
La seconda edizione dell'opera Attic Red figure Vase-painters di J. D. Beazley, come era del resto da attendersi, [...] voci.
Atene 12.255, Pittore di (p. 1435). - Gli sono assegnati due crateri a calice con floride figurazioni del mondo dionisiaco a cui altri sono avvicinati.
Louvre G 508, Pittore di (p. 1436). - Unitamente a numerose altre accessioni la più notevole ...
Leggi Tutto
Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] d'Omero, costruttore di navi da diporto sontuose come palazzi galleggianti (il famoso ϑαλαμηγόν) e soprattutto fanatico del culto dionisiaco. Questo fanatismo, se lo spinse a favorire i riti orgiastici non lo indusse però a trascurare la religione ...
Leggi Tutto
SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] ninfa Camarina col velo al vento, seduta sul cigno natante sulle onde dove guizzano delfini.
Nasso, dal fiorente culto dionisiaco, ne pone un tipo peculiare arcaico sulle sue primitive emissioni, tipo che si evolve in due magnifiche edizioni, che ...
Leggi Tutto
STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] - la ormai famosa distinzione di P. Roth di "visi pallidi" e "pellirosse" (a sua volta ricalcante il nietzschiano apollineo e dionisiaco) o, sul piano formale, quella di R. Lowell tra verso "crudo" e "cotto", o di Ferlinghetti tra poesia della torre ...
Leggi Tutto
Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] milizia (v. vol. vii, figg. 48, 49). Altri sarcofagi (a tinozza e con teste di leone) introducono un simbolismo dionisiaco attinente alla rigenerazione dopo la morte, così come dall'uva infranta si genera il vino inebriante, assai migliore dell'uva ...
Leggi Tutto
dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...