Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] coreografo e coregista con Donen.
Fermi restando i due modelli di riferimento, quello 'apollineo' (Astaire) e quello 'dionisiaco' (Kelly), la metamorfosi successiva della d. nel mu-sical si manifesta all'insegna di crescenti contaminazioni. Da una ...
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ARTEMIDE (῎Αρτεμις)
P. E. Arias
Divinità greca di origine antichissima e di natura molteplice. Un tipo femminile molto spesso ripetuto, talora rappresentato su di un monte con la lancia in mano ed i [...] spesso nei vasi a figure nere e nelle monete dal IV sec. a. C., ed è forse da riportare all'influenza del culto dionisiaco nei luoghi montani dove la dea è onorata. Di Damophon era pure una A. Làphria, il cui rito caratteristico era il fuoco annuale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica in Etruria
Emiliano Li Castro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande importanza attribuita alla musica nella cultura etrusca [...] e le evidenze iconografiche, di solito copiose, si riducono a un limitato numero di vasi dipinti con scene a carattere dionisiaco, dove il tympanum sembra assumere un ruolo di vitale importanza nei relativi rituali.
La danza e il canto La danza ...
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Vedi NEOATTICISMO dell'anno: 1963 - 1995
NEOATTICISMO
W. Fuchs
Fu H. Brunn a coniare questo termine nella sua Geschichte der griechischen Künstler pubblicata nel 1853, nella quale contrapponeva ai maestri [...] anche modelli pergameni, come la composizione del cratere tipo Borghese che raffigura Dioniso ed Arianna nel thìasos dionisiaco ed anche modelli dell'Italia meridionale. Per questa branca romana delle botteghe neoattiche si citino qui soltanto ...
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TEBALDI, Renata
Giancarlo Landini
TEBALDI, Renata. – Nacque a Pesaro, in via XX settembre, il 1° febbraio 1922, da Teobaldo, violoncellista, e da Giuseppina Barbieri, due anni dopo il matrimonio, che [...] critici illustri, troppo insistenti nel definire il canto di Tebaldi angelico e apollineo e quello di Callas demoniaco e dionisiaco, ha in parte pregiudicato l’esatta valutazione dei meriti specifici della cantante pesarese sotto il profilo vocale e ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] , due pavimenti musivi, provenienti rispettivamente dalle vicinanze di Porta dei Borsari e da piazza Bra: figurazioni del mondo dionisiaco compaiono nell'uno, scene dell'arena nell'altro. La datazione di ambedue è comprensibile tra la fine del I ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal pessimismo di Schopenhauer e dei maggiori esponenti della sua scuola – Eduard von [...] tragica. Perciò al pessimismo di Schopenhauer e degli schopenhauerianiNietzsche contrappone l’affermazione tragica della vita, rappresentata dal dionisiaco. Ma a Schopenhauer, in ogni caso, riconosce sempre il merito di essere stato il primo a porre ...
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È oggi un semplice villaggio del nomos di Ftiotide e Focide (A. T., 82-83) sul fianco meridionale del Parnaso (1085 ab. nel 1928), sorto nel 1892 con l'antico nome in occasione degli scavi per i quali [...] Dioniso non gli avesse fornito un nuovo elemento determinativo di mantica, la μανία, l'estasi, propria del culto orgiastico dionisiaco; alleanza tanto più stretta in quanto, essendo, come abbiamo visto, Dioniso una specie di prestanome che velava l ...
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SPECCHIO (fr. miroir; sp. espejo; ted. Spiegel; ingl. mirror)
Eduardo AMALDI
Arnaldo MAURI
Gabriella BATTAGLIA
Filippo ROSSI
Qualsiasi superficie che rifletta la luce in modo abbastanza regolare [...] dei rilievi sono molto varî e si ricollegano a quelli delle altre arti minori: predomina il ciclo erotico e dionisiaco. Alcuni esemplari di questa classe di specchi, appartenenti alla fine del sec. V, sono veramente di squisita fattura.
Talvolta ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] ribellione all'autorità e all'oppressione culturale tanto cattolica quanto marxista; il mito veicola così un radicale anarchismo dionisiaco, che culmina nel finale, un mistico "trionfo de li encestuati". Con una simile apologia dell'incesto si chiude ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...