Vedi LAVINIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LAVINIO (v. vol. IV, p. 510 e S 1970, p. 405)
M. Fenelli
Indagini sistematiche sono state avviate in varî settori dell'area urbana. Di particolare interesse [...] . Sono probabilmente pertinenti a una fase decorativa del portico le lastre Campana di diversi tipi (nìkai tauroctone, ciclo dionisiaco, motivi vegetali), rinvenute in frammenti in strati di riempimento.
Alle spalle delle strutture di età imperiale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non esiste una sola danza del Novecento, ma tante danze diverse, che rispecchiano e [...] Duncan si lascia ispirare dagli ideali del tempo: il mondo greco e la natura. La Duncan propone un modello dionisiaco di liberazione di corpo e spirito, attraverso un movimento spontaneo, morbido ed emozionale, mosso dal "plesso solare" e guidato ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] in dipinti vascolari a figure rosse. Tra le figure femminili dei numerosi dipinti vascolari a figure nere e rosse di soggetto dionisiaco, non sempre è possibile fare una netta distinzione tra menadi e n., però le fanciulle danzanti senza attributi si ...
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EFESTO ("Εϕαιστος)
P. E. Arias*
Divinità greca, di origine molto probabilmente licia, e ad ogni modo asiatica, strettamente legata, sia in Asia Minore che in Grecia, col fuoco della terra: considerato [...] (Paus., iii, 18, 16): la frequente unione di E. coi satiri e sileni e con Dioniso dimostra l'influenza del culto dionisiaco sul mito di Efesto.
Secondo Esiodo E. per ordine di Zeus ovvero d'accordo con Atena avrebbe creato dal fango una creatura che ...
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AVELLINO, Francesco Maria
Piero Treves
Nacque in Napoli il 14 ag. 1788, dall'architetto e ingegnere Gioacchino e da Rosalba Barba.
Educato alla scuola dei classici da Onofrio Gargiulli, cui doveva succedere [...] nel tomo primo degli Opuscoli, Osservazioni sul toro a volto umano (dov'è singolarissima la familiarità dell'A. col poema dionisiaco di Nonno di Panopoli e dove conservano tutto il loro valore le annotazioni alla polemica di Polibio contro Timeo in ...
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Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (v. S 1970, p. 894)
S. Capini
v I risultati più consistenti delle recenti ricerche a V. si riferiscono all'età imperiale, ma non mancano dati relativi a periodi [...] , s. II, II, 1922- 23, pp. 58-76) comprendente materiale architettonico e sculture decorative raffiguranti soggetti di ambito dionisiaco, oltre a due grandi statue virili, già interpretate come Augusto e Tiberio e ora considerate immagini di notabili ...
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Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] Brot und Wein, interpretabili anche come triade unitaria, cantano la festa dei frutti della terra generosa in spirito insieme dionisiaco e cristologico. Gli inni Versöhnender, der du nimmergeglaubt e Der Einzige (cui tiene dietro il più diffuso e più ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO (v. vol. VII, p. 695)
D. Martens
B. Blelelli Marchesini
P. Callieri
C. Lo Muzio
G. Kreisel
M. L. Giorgi
(v. vol. VII, p. 695). Egitto. - La documentazione [...] l'identificazione con Anāhitā non è fondata, ed è più prudente limitarsi a una lettura generica di immagini di tipo «dionisiaco», l'interpretazione cultuale, che D. Huff estende a tutto il complesso, appare senz'altro accettabile. La presenza nei due ...
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GRECA, Arte (v. vol. III, p. 1005)
G. Gullini
L. Beschi
P. Moreno
O. Drager
vol. III, p. 1005). Architettura. - Forse nessun altro aspetto dell'antica civiltà ellenica ci obbliga a rivedere profondamente [...] Le immagini di Selene, sul fondo di una kylix, e delle quadrighe su una phiàle, dal tumulo in località Basova Mogila, nonché la scena dionisiaca su un kàntharos dal sepolcro di Gol jama Mogila (v. vol. III, p. 200, s.v. Dunvalij e vol. VI, p. 254, s ...
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SANMARTINO, Giuseppe
Alessandro D'Alfonso
SANMARTINO, Giuseppe. – Figlio di Nunziante, nacque a Napoli nel 1720 (Correra, 1899, p. 340). Non è noto il nome della madre, né si ha notizia di un suo matrimonio [...] stucco nel 1758 da Gerardo Solifrano – su disegni e modelli dello scultore –, e probabilmente s’ispirarono a opere di tema dionisiaco dipinte da Giuseppe Bonito per la reggia di Portici (Naldi - Porzio, 2010, pp. 145-147).
Sempre nel 1758 Sanmartino ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...