TRAPEZOFORO (τραπεζόϕορος, trapezophŏrvs, e trapezophorum, abăcus, monopodium)
Goffredo Bendinelli
Mensola per sostegno di un piano orizzontale, e quindi supporto di tavola. Una tavola, rotonda o quadrata, [...] romano di Villa Negroni (Museo Vaticano) tale campo intermedio è occupato da due figure di satirelli ai lati del cantaro dionisiaco. Ricca e originale anche la decorazione scolpita di un altro trapezoforo romano, al Museo Nazionale di Napoli, con una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ogni suono ha un corpo e rimanda inevitabilmente a una fonte sonora. Nella storia della [...] composizioni di Berio che sviluppano intensamente tale tendenza, Visage e Sequenza III.
Una parallela integrazione di apollineo e dionisiaco nella popular music avviene a partire dalla metà degli anni Sessanta in generi quali il progressive rock, il ...
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GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] 392-395) in cui il G., discutendo la visione neoclassica di J.J. Winckelmann evidenzia la dialettica tra apollineo e dionisiaco, così importante negli sviluppi del suo pensiero.
Nel 1921, per le edizioni de La Voce, dirette da G. Prezzolini, pubblicò ...
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Vedi ASSTEAS dell'anno: 1958 - 1994
ASSTEAS (᾿Ασστέας)
A. Stenico
Ceramografo pestano, la cui firma (᾿Ασστέας ἔγραϕε) è riportata da sei vasi. Essi, in ordine cronologico, sono: 1) lèkythos ariballica [...] 6) cratere a calice del museo di Napoli (3412), da Paestum, con Frisso ed Elle. Il lato secondario di questi crateri ha scene dionisiache.
Oltre questi sei pezzi firmati, sono attribuiti ad A. altri 24 vasi di tipo vario, fra i quali sono anche pezzi ...
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CENTAUROMACHIA DEL LOUVRE, Pittore della
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse che deriva il nome dal cratere G 367 del Louvre. Operò nell'età di Pericle; il suo stile [...] Perugia e altri di Bologna (246), di Siracusa (16.865), di Stoccolma (da Capua) ecc., con rappresentazioni del ciclo dionisiaco. Altra rappresentazione non troppo consueta è quella dello sbarco di Danao figurata su una hydrìa di Monaco (2429).
Bibl ...
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REED, Ishmael
Fedora Giordano
Scrittore afroamericano, nato a Chattanooga (Tennessee) il 22 febbraio 1938. Dopo studi universitari irregolari, si unisce all'avanguardia intellettuale nera, nella quale [...] , R. trasforma la storia dell'Occidente in un intreccio poliziesco in cui bande di incappucciati tramano contro il principio dionisiaco rappresentato dalla danza estatica del vudù, che con i suoi loa (cioè le sue figure divine) formerebbe un pantheon ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi (v. vol. IV, p. 701)
A. Cambitoglou
Origine dello stile. - Delle cinque scuole ceramiche fiorite in Magna Grecia, attive nella tecnica a figure rosse [...] come sulla pelìke di Londra, British Museum F84 (LCS, p. 41, n. 187).
Molti dei soggetti dell'artista sono di carattere dionisiaco con sileni e menadi, spesso rappresentati in corsa (cfr. il cratere a campana Barletta, Mus. Civ. 908, LCS, p. 35, n ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA (v. vol. I, p. 404)
M. Mertens-Horn
Il termine latino generalmente usato era antefixum; quello greco, καλυτττήρ άνθεμωτός (embrice fiorito), della famosa [...] menadi, coronate con fogliame di vite e grappoli o di edera e corimbi che, con la loro appartenenza all'allegro mondo dionisiaco, illustravano il lato idillico della natura in cui il Romano poteva trovare ozio e serenità. Nella prima metà del II sec ...
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DERVENI
P. Themelis
G. Calcani
Località della Macedonia, c.a 10 km a SO di Salonicco. Nel 1962, durante i lavori per la costruzione della strada Salonicco-Lankadà, venne fortuitamente scoperto a D. [...] di tombe di D., del quale fa parte anche la tomba B, dove fu rinvenuto il cratere. L'incinerazione connessa con la fede dionisiaca, il cui cardine è la promessa del ritorno in vita, e la presenza di un frammento di papiro iscritto con formule orfiche ...
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ROMAGNOLI, Ettore
Giorgio Piras
– Nacque a Roma l’11 giugno 1871 da Giuseppe e da Annunziata Roberti.
Studiò nella città natale, dove fu allievo del grecista Enea Piccolomini e si laureò nel 1893 con [...] e Roma, XI (1908), coll. 1-20, ripubblicata più volte) delineò un quadro della grecità in cui, oltre all’elemento dionisiaco, spiccano i tratti popolari e le componenti orientali e mediterranee. Dopo questo triennio, dal dicembre del 1908 al novembre ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...