(gr. ῎Ερως)
Mitologia
Dio greco dell’amore (detto in latino Amor e Cupido). Ignoto a Omero, figura da Esiodo in poi, dapprima come un dio della natura e come potenza teogonica, senza genitori o nato dal [...] in più copie. Nell’arte ellenistico-romana E. spesso ha un aspetto infantile e viene associato ad Afrodite o al corteggio dionisiaco; talvolta è anche raffigurato da solo (E. dormiente) o in gruppo con Psiche. Carattere particolare ha l’E. funerario ...
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Il concetto di inconscio fa la sua prima esplicita apparizione nella storia della filosofia in Leibniz, che in polemica con Locke – per il quale non esiste nulla di cui non abbiamo sempre attualmente coscienza [...] che l’i. diventa una importante chiave interpretativa della cultura e della stessa esistenza umana. La scoperta del ‘dionisiaco’ e quindi del fondo oscuro e irrazionale della cultura classica, operata da Nietzsche nella Nascita della tragedia ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] secondo etimo sembra riconnettere le origini della t. a quelle del dramma satiresco e dal ditirambo, antichissimo canto corale dionisiaco. Dal ditirambo fa appunto derivare la t. Aristotele, in un celebre passo della Poetica. Un posto a parte hanno ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] tempo, con un celere moto delle mani e spesso anche dei piedi, come sotto l'impulso d'un'eccitazione essenziale. Il dionisiaco Sw. è un ossessionato, cioè un passivo; non domina il suo mondo dal centro, ma è dominato dalla sua ebbrezza irrefrenabile ...
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ZAGREO (Ζαγρεύς)
È la figura divina il cui mito venne assunto a base di tutta la dottrina soteriologica ed escatologica dell'orfismo.
Divinità originariamente agraria e ctonia, come proverebbero il nome [...] attraverso varie fonti e che è narrato ampiamente da Nonno nel libro VI delle Dionisiache, contiene "tutti gli elementi fondamentali dell'antico sacrificio dionisiaco" (Turchi) e ha subito nell'orfismo un'elaborazione dottrinale per cui esso divenne ...
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L'età romana
Francesca Ghedini
Nel millennio circa compreso fra la fondazione della prima colonia romana, Aquileia, nel 181 a.C., ed il sorgere di Venezia si sviluppa nell'area veneta una cultura [...] Ettore); scarse le testimonianze del tipo con coperchio a "kline" e assenti, se si eccettua il "Kinderkomos", i riferimenti dionisiaci (37). Allargando l'orizzonte all'entroterra troviamo la battaglia di Maratona a Brescia, a Trieste e a Pola, le ...
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STRUMENTI MUSICALI
F. Poole
G. Lacerenza
S. Sarti
M. Duchesne Guillermin,C. Lo Muzio
Egitto. - I principali dati per la storia degli s. m. dell'antico Egitto sono forniti dai numerosi esemplari ritrovati, [...] di Apollo, sebbene sia suonata da altre divinità quali Atena e Artemide, e di Eracle. Lo strumento partecipa del mondo dionisiaco ed è spesso associato all'aulòs in cortei e processioni. La comparsa della kithàra nel mondo femminile risale invece al ...
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MELAMPO (Μελάμπους, Melampus)
S. de Marinis
Figlio di Amithaon, è figura assai complessa della mitologia greca dove appare nella doppia qualità di taumaturgo, o meglio di sacerdote, capace di purificare [...] sua figura) tutti gli elementi, anzi il prototipo stesso delle arti purificatrici e salutari che erano connesse con il culto mistico dionisiaco.
È questo il caso del mito delle Pretidi; le tre figlie di Proitos, re di Tirinto erano state colpite da ...
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TESEO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico a figure nere, operante nei due decennî intorno al 500 a. C. La sua personalità venne per primo intravista come quella del pittore più corretto e consapevole [...] nel museo di Boston (n. 99.523). Nell'estrema rarità di figure divine trova favore Dioniso e il mondo dionisiaco, con grande contorno di capri e di arieti. Mentre una estensione di questa stessa predilezione unita all'interesse vivissimo per ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] cui Orfeo si sarebbe opposto; mentre d'altra parte sia il mito di Orfeo sia l'orfismo presentano elementi indubbiamente dionisiaci. Non bisogna però dimenticare che Apollo e Dioniso nella realtà religiosa greca non erano in contrasto, e a Delfi ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...