MILDENHALL, Tesoro di
J. M. C. Toynbee
Tesoro di argenterie romane del IV sec. d. C.; fu scoperto verso il 1942 durante i lavori di aratura vicino al villaggio di M. nel Suffolk e, per la legge sui [...] , rappresenta una serie di esseri marini; quella esterna, più larga, un thiasos dionisiaco. Lo stile di questa ornamentazione e di quella dei due piatti dionisiaci piu piccoli, è molto vigoroso, naturalistico, e assolutamente classico, ma la fattura ...
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CERDO (Cerdo)
A. Stenico
È il più caratteristico del gruppo di artefici di vasi aretini (gli altri: Nicephorus, Pilemo) che da lui prende il nome, alle dipendenze di Perennius (v.). La sua attività inizia [...] le figure. I soggetti preferiti da C. sono le danzatrici col kalathìskos, i genietti musicanti, i satiri che pigiano l'uva, sacrifici dionisiaci, il corteo di Eracle e Onfale sul carro tirato da centauri, le Muse (Pasqui, in Not. Scavi, 1884, p. 91 ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (v. vol. vi, p. 410 s.)
L. Teposu
Per l'impossibilità di scavi sistematici di lunga durata - la città moderna di Turda sorgendo proprio sul sito dell'antica [...] , con la tauroctonia nel centro e, tutt'intorno, scene della mitologia mitriaca; sono degni di nota anche alcuni rilievi dionisiaci come la tavoletta dedicata da Aurelius Victor, librarius della Legione V Macedonica, ancora fedele a lontani prototipi ...
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PARALIA (Παραλία)
A. Bisi
Personificazione del demo attico omonimo.
Su un bassorilievo marmoreo trovato al Pireo e datato alla fine del V-inizio del IV sec. a. C. per gli echi fidiaci che mostrano alcune [...] locale, compagna dell'eroe Paralos (v.), che aveva un santuario al Pireo: l'associazione di queste due figure con i ludi dionisiaci sarebbe del tutto occasionale.
Bibl.: C. Robert, Relief im Peiraeius, in Ath. Mitt., VII, 1882, pp. 389-95, tav. XIV ...
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ANNIUS, Gaius e ANNIUS, Lucius
A. Stenico
Fabbricanti di ceramica "aretina" decorata a rilievi. Molti dei loro prodotti provengono dalla zona fra il teatro Petrarca e la chiesa di S. Francesco ad Arezzo: [...] dei tipi e delle sequenze compiuto dal Dragendorff: per ora si possono accettare come anniane le scene di riti misterico-dionisiaci (già di Rasinius e poi assunte dal tardo M. Perennius), quelle erotiche, assieme a gruppi di non chiaro significato o ...
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MARATONA, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure nere, che prende il nome dalle più curate, o se si vuole dalle meno spiacevoli delle numerose lèkythoi rinvenute sopra lo [...] di vario tipo. Il suo repertorio figurativo mostra una decisa predilezione per carri e cavalli con divinità e per corteggi dionisiaci: non mancano peraltro scene mitiche, quali il ratto del tripode o i cavalli di Diomede, ma sempre trattate con la ...
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VILLA DEI MISTERI
N. Bonacasa
Situata fuori Porta Ercolanese a Pompei (v. vol. vi, pag. 308 ss.), a 400 m circa a NO dalla Porta, si affaccia sulla Via detta Superior nel tratto che questa percorre [...] il tirso e si china verso la donna flagellata. Con la flagellazione e con la danza orgiastica si chiude il ciclo dionisiaco.
ix) Toletta nuziale. Una donna seduta, assistita da una ancella, è rappresentata nell'atto di pettinarsi: ai lati due figure ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi
A. D. Trendall
Il termine vasi l. dovrebbe riferirsi ai vasi a figure rosse fabbricati nella provincia di Lucania durante il IV sec. a. C.; la mancanza [...] , tragici e mitologici (cfr. Napoli 1948, 2558, 2868, 3237, Louvre K 519, Bonn 2667), e per il suo trattamento di temi dionisiaci (Monaco 3262, Budapest 50.191, British Museum F 179, Napoli 1756, 1992 e rovesci di Napoli 3237 e Louvre K 519); la sua ...
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Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Scichilone
Mitico, celeberrimo suonatore di flauto, originario di Frigia. Su questo nome convergono varie fonti relative all'invenzione [...] ) i poeti già al tempo di Euripide tendevano ad assimilare e confondere la tradizione ellenica facente capo ai riti dionisiaci con quella frigia imperniata sul culto di Cibele; quelli e questo intesi come mediatori della magica trasmissione dell'arte ...
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Vedi ASSTEAS dell'anno: 1958 - 1994
ASSTEAS (᾿Ασστέας)
A. Stenico
Ceramografo pestano, la cui firma (᾿Ασστέας ἔγραϕε) è riportata da sei vasi. Essi, in ordine cronologico, sono: 1) lèkythos ariballica [...] 6) cratere a calice del museo di Napoli (3412), da Paestum, con Frisso ed Elle. Il lato secondario di questi crateri ha scene dionisiache.
Oltre questi sei pezzi firmati, sono attribuiti ad A. altri 24 vasi di tipo vario, fra i quali sono anche pezzi ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...