Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (Παυσίας, Pausias)
G. Pesce
Pittore greco di Sicione, figlio e discepolo di Bryes, poi allievo di Pamphilos di Amphipolis, visse all'incirca fra il 380 e il [...] di fiori. Una copia - fatta da un certo Dionysios (o, secondo un'altra lettura del testo pliniano, esposta durante le feste dionisiache) - fu comprata per due talenti da L. Lucullo, quando visitò Atene come questore di Silla nell'88-87 a. C. Dell ...
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NASI CAMUSI, Pittore dei
M. Scarfì
Ceramografo àpulo, operante fra il 330 e il 320 a. C. circa.
Gli si attribuiscono, finora, i seguenti vasi: un cratere a colonnette da Monte Sannace, presso Gioia [...] Le figurazioni dei suoi vasi sono tutte di ispirazione dionisiaca e si ripetono con scarse varianti. L'artista dimostra i più frequenti sono quelli comuni a tutte le scene dionisiache della produzione àpula di questo periodo: tirsi con coronamento a ...
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Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi
A. Stenico
In Campania si localizzano varie fabbriche di ceramica a figure nere, i cui prodotti sono da ritenersi imitazioni, analoghe [...] ceramografia àpula e in quella pestana, mentre, come in quelle due scuole, sono largamente presenti scene e personaggi dionisiaci. Il culto alla tomba appare su vasi di indubbia destinazione funeraria. Una particolarità rappresentano le scene in cui ...
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LICURGO (Λυκοῦργος, Lycurgus)
L. Guerrini
1°. - Personaggio mitico connesso con le vicende del ciclo di Dioniso (v.).
In Omero (Il., vi, 129 ss.) L. è ricordato come significativo esempio del castigo [...] in un poemetto di Nestore di Laranda del III sec. d. C. e soprattutto nel lungo passo di Nonno di Panopoli (Dionisiache, xx-xxi), scrittore di epoca tetrarchica o costantiniana. Differente è invece la versione nota da un papiro greco del III sec. d ...
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POTHOS (Πόϑος)
A. Gallina
Personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. L'antica letteratura greca lo considera, insieme ad Eros e ad Himeros, [...] lo riferirono ad uno "Skopas minore". Nella pittura vascolare, il tipo di P. compare sotto il duplice aspetto di personaggio di thìasos dionisiaco e di thìasos di Afrodite.
Si tratta di vasi attici a figure rosse, nei quali P. ha più i caratteri del ...
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Vedi CERVETERI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CERVETERI (v. vol. ii, p. 518-521)
M. Torelli
M. Moretti
Negli ultimi anni gli scavi, i restauri e le ricerche magnetometriche sono procedute con particolare [...] -III sec. a. C.); fa spicco una oinochòe falisca con bocca a cartoccio, decorata sul corpo con disegni di eccellente fattura con scene dionisiache.
Nella vetrina v e vi a destra è un ricco corredo proveniente dalla Tomba 54 (III-II sec. a. C.) dalla ...
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OLYMPIAS (᾿Ολυμπιάς)
G. Scichilone
2°. - Principessa epirota, figlia del re Neottolemo, nata intorno al 375 a. C. e succeduta giovanissima al padre sotto la tutela del fratello di lui. Data in sposa [...] alla figura della regina macedone è la costante presenza di un bracciale anguiforme, forse simbolo delle sue pratiche dionisiache, insieme agli attributi regali dello scettro e del diadema. Ancora più esplicito è tale riferimento nei tipi di ...
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PYTHON
S. de Marinis
2°. - Ceramografo pestano la cui firma è conosciuta da un solo vaso, un cratere a campana trovato nel 1793 a Sant'Agata, ora al British Museum. Su un lato è rappresentata una scena [...] schemi compositivi, e talvolta anche soggetti molto simili. Più accentuata è forse in P. la predilezione per le scene dionisiache, soprattutto quelle con gruppi di due sole figure, sui vasi minori. Caratteristica distintiva di P. è l'uso, come ...
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FALERA
M. T. Amorelli
In latino questo nome è usato solamente al plurale (phalerae). Le f. sono dischi metallici spesso lavorati a rilievo, con funzione ornamentale. Gli antichi le usavano molto, sia [...] è fregiato di cinque f. di cui una, quella centrale, è decorata con una maschera di Medusa, altre due con maschere dionisiache. Dietro le spalle dello stesso centurione sono scolpite altre due f. a testa leonina. E questo motivo lo si può ritrovare ...
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ZETEMA (Ζήτεμα)
I. Baldassarre
Personificazione della Ricerca, probabilmente nel senso di ricerca di conoscenza, di autocoscienza. Appare, con il nome iscritto che la identifica, in una pittura della [...] p. 5). Il Lehmann ha riconosciuto nella figura di Hermopolis lo schema iconografico del dèmone alato presente in scene dionisiache accanto alla fanciulla che disvela il lìknon e, in particolare, nel fregio della villa dei Misteri (v.). Questa pittura ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...