tripode Sostegno a tre piedi generalmente di bronzo, talvolta di altro materiale (oro, argento, rame, marmo e terracotta). Usati fin dalle età più antiche dai popoli d’Oriente, i t. assunsero presso i [...] o cuocere le carni o sostenere un recipiente da vino) e servivano anche come premio, per es. nelle gare sportive o nelle feste dionisiache, in cui il corego vincitore consacrava a Dioniso il t. ricevuto. I Romani usarono i t. nel culto e nei riti ...
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SPETTRI, Pittore degli (Wraith Painter)
E. Paribeni
Ceramografo attico a figure nere operante nel terzo venticinquennio del VI sec. a. C. È innanzi tutto un pittore di lèkythoi e, come tale, venne per [...] comuni nella pittura a figure nere più recente: e il nome mal si adatta alle notevole vitalità di alcune scene dionisiache del nostro pittore e ancora meno all'intenso cromatismo di alcune coppe che vennero in seguito aggiunte alla lista di opere ...
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PISTICCI, Pittore di
A. Stenico
È il primo ceramografo protoitaliota, presumibilmente un attico immigrato in Lucania. Caposcuola del gruppo A ("protolucano"), cominciò a lavorare verso il 440-430 a. [...] e libazioni all'erma. Sulla faccia secondaria invece ritorna il motivo dei tre giovani ammantati. Più rare le scene dionisiache con sileni che sono tipici di questa fase protoitaliota.
Il disegno è corretto, di stile pienamente attico, ma manca ...
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TIASO (ϑίασος, thiăsus)
Margherita GUARDUCCI
Ugo Enrico PAOLI
Questa parola, la cui provenienza è incerta, ci si presenta per la prima volta in un frammento del poeta dorico Alcmane, nel senso di [...] , anche priva di carattere religioso. In particolare sembra che questo termine fosse proprio, almeno in origine, delle compagnie dionisiache, con speciale riguardo alle loro tradizioni di danze e di canti scomposti; ed è probabile che appunto in ...
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AMPELOS (῎Αμπελος)
G. Bermond Montanari
Figlio di un Satiro e di una Ninfa, amato da Dioniso. Narra il mito che A., avendo trovato la morte per la caduta da un albero o, secondo un'altra versione, vittima [...] è tra le braccia di Dioniso e si sta già trasformando in vite, mentre offre al dio un grappolo d'uva. In altre rappresentazioni dionisiache è identificato come A. un giovane Satiro a cui il dio si appoggia.
Bibl: H. W. Stoll, in Roscher, I, c. 292, s ...
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Ceramografo attico (520-500 a. C. circa), forse meteco di origine scita. La sua firma appare su due tavolette votive, su frammenti di una terza a figure nere dall'Acropoli d'Atene, e su una tazza del museo [...] amate sono le saghe di Eracle e di Teseo e le scene di komos, di palestra, di guerra, quelle erotiche e dionisiache. Spesso ricorrono sui vasi raffigurazioni di anfore puntute. Lo stile mira all'essenziale nel delineare le figure, dalle forme pesanti ...
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È ricordato come un Iperboreo da Pindaro (fr. 270) e da Erodoto (IV, 36); in séguito da numerosi altri scrittori che gli attribuiscono guarigioni miracolose di pestilenze, operate in Grecia, oracoli, e [...] di Abari ci appare quindi, come quella, p. es., di Zamolxis, collegata intimamente con quella fioritura di sètte mistiche, dionisiache, che è una delle caratteristiche più importanti della vita greca nel sec. VI a. C.
Bibl.: Le fonti sono elencate ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνομαι "entro in furore", Maenădes)
Paolino MINGAZZINI
Nicola TURCHI
Sono le donne che insieme con i Satiri e i Sileni costituiscono il corteggio (ϑίασος) di Dioniso e partecipano [...] a Dioniso che masticata dà l'ebbrezza, impugnando il tirso, bastone ornato di edera, corrono sulle montagne durante le feste dionisiache, al suono assordante di cembali, timpani e flauti, trascinando o tenendo al seno il cerbiatto, animale che è l ...
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VIZE
A. Frova
È l'antica Bizye, città della Tracia orientale ricordata dalle fonti. Scavi turchi nei tumuli di questa regione hanno rimesso in luce, fra il 1936-38, abitazioni preistoriche e tombe a [...] di esso sul pavimento della tomba si trovarono ricchissimi corredi: anelli d'oro con gemme, tazze d'argento con scene dionisiache e cicogne a rilievo (cfr. Hildesheim e Boscoreale), una maschera bronzea con elmo decorato da rilievi a sbalzo, varia ...
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Dea dell'antica Grecia, originariamente compagna di Zeus, come pare indicare il suo stesso nome, e venerata al suo fianco nel santuario di Dodona; più tardi essa si eclissò quasi del tutto, quando il posto [...] . Inscr. Att., III,1,333).
Si trova rappresentata, oltre che su monete epirotiche, su pitture vascolari (in scene dionisiache) e nella Gigantomachia del grande altare di Pergamo.
Bibl.: W.A. Roscher, Studien zur vergleich. Mythologie der Griech. u ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...