Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] crisi la visione classicheggiante e illuministica dell'antichità sottolineando il ruolo della componente orientale, dionisiaca e misterica (di cui la cultura moderna si mostra incapace di comprendere e apprezzare il profondo simbolismo), nel ...
Leggi Tutto
L’uso di mangiare carne cruda, specie in occasione di sacrifici religiosi.
Il mangiare la carne cruda della vittima sacrificale costituisce un caso specifico del sacrificio concepito come comunione; il [...] il materiale organico solido senza sottoporlo alla manipolazione della cottura.
L’o. era praticata nel quadro del culto dionisiaco dalle menadi come momento culminante di tutta l’azione cultuale: dopo l’inseguimento della vittima animale, questa ...
Leggi Tutto
Orfeo
Emanuele Lelli
Il cantore che ammaliava l’uomo e la natura
Nel panorama del mito e della religiosità greca, Orfeo occupa un posto particolare: figlio della musa Calliope, riceve in dono da Apollo [...] , commuovendo tutta la natura. Ma un gruppo di baccanti, seguaci di Dioniso, ode il canto di Orfeo: in preda all’estasi dionisiaca, decise a punire Orfeo per il suo giuramento, lo uccidono e fanno a pezzi il suo corpo. Una pestilenza disastrosa si ...
Leggi Tutto
LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] secondo una concezione di òrdine' delle luci partecipate che fu in seguito l'ispirazione di tutta una tradizione cristiana neoplatonico-dionisiaca di teofanie luminose e di cui si ha un singolare esempio nell'opera di Giovanni Scoto Eriugena (sec. 9 ...
Leggi Tutto
BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] delle concezioni dualistiche nel mondo greco: il B. lo individua nella reinterpretazione, in termini di religiosità orfico-dionisiaca, della vecchia tradizione mitologica operata dai tragici greci; rielaborate, esse vennero pubblicate a Roma nel 1938 ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] Dioniso, che avevano le loro radici a Creta ‒ Dēmḗtēr fu sovrana soprattutto in Attica, a Eleusi ‒ e i misteri dionisiaci si diffusero vastamente in Grecia e nella Magna Grecia. Se i singoli cittadini cercavano di orientarsi tra i culti tradizionali ...
Leggi Tutto
dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
percussionismo
s. m. La musica degli strumenti a percussione. ◆ la secolare Scuola di ballo del Teatro alla Scala […] ha scelto due brani con coreografie del primo ballerino della Scala Biagio Tambone. […] Il secondo, «Kodo», ovvero «battito...