teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] a rappresentazioni, si può parlare soltanto a partire dal 6° sec. a.C., dopo che Pisistrato, riorganizzate le feste dionisiache, affidò a Tespi l’incarico di ordinarne lo svolgimento e di sistemare un recinto adeguato in corrispondenza dell’antica ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] che la teoria sia giusta, e la nuova teoria si troverebbe in un imbarazzo almeno uguale a quello della teoria dionisiaca.
Infine, uno dei punti più deboli della nuova ipotesi è la netta separazione fra tragedia e dramma satiresco, quando tutto ...
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Filologo classico (Amburgo 1845 - Heidelberg 1898); prof. alle univ. di Kiel, Jena, Tubinga, Lipsia, Heidelberg. Fu amico di F. Nietzsche, di cui apprezzò e difese le teorie sulle origini della tragedia. [...] particolare che non ha eliminato una più antica fede nella potenza dei morti e una costante preoccupazione per l'immortalità dell'anima che sopravvivono con ininterrotta vitalità e si realizzano compiutamente nella religione orfico-dionisiaca. ...
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MACRONE (Μάκρων)
Pericle Ducati
Ceramista attico del periodo a figure rosse di stile severo. Il suo nome, seguito dalla voce verbale ἔγραψεν, appare su uno scifo che reca altresì la firma di Gerone (v.), [...] dovute al suo pennello. Così la bellissima tazza vulcente, ora al museo di Berlino, con sull'esterno la scena della sfrenata orgia dionisiaca di undici menadi attorno al simulacro di Dioniso.
J. D. Beazley ascrive a M. ben 162 vasi, di cui 150 tazze ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] , il quale lo inghiotte per poi generarne il terzo ed ultimo Dioniso (e qui il mito orfico si fonde anche con quello propriamente dionisiaco, per cui Dioniso è figlio di Zeus e di Semele, ma, essendo stata questa folgorata da Zeus e non avendo potuto ...
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VAGLIO
Paolino Mingazzini
. Strumento che serve a separare il grano dalla paglia.
Ebbe presso gli antichi un'importanza assai più vasta di quel che non comportasse la sua mera funzione pratica. Il vaglio [...] , su un musaico di Cnicul in Algeria: dappertutto si vede il vaglio avere una parte importante nelle scene d'iniziazione dionisiaca. Quasi sempre è un satiro che agita il vaglio sul capo dell'iniziando; sempre esso contiene, dissimulato tra frutta e ...
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PRIAPO (Πρίαπος, Priapus)
E. Paribeni
Divinità delle forze generatrici della natura e della vita vegetativa e fruttificante. Secondo una tradizione sarebbe figlio di Afrodite e di Dioniso, e in effetti [...] , anziché il modo con cui l'immagine augurale era condotta. Allo stesso modo nella maggior parte dei rilievi paesistici o dionisiaci un'immagine di P. ritorna come un elemento costante nello sfondo, una piccola erma dal volto grottesco e dal sesso ...
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NASI CAMUSI, Pittore dei
M. Scarfì
Ceramografo àpulo, operante fra il 330 e il 320 a. C. circa.
Gli si attribuiscono, finora, i seguenti vasi: un cratere a colonnette da Monte Sannace, presso Gioia [...] Le figurazioni dei suoi vasi sono tutte di ispirazione dionisiaca e si ripetono con scarse varianti. L'artista dimostra i più frequenti sono quelli comuni a tutte le scene dionisiache della produzione àpula di questo periodo: tirsi con coronamento a ...
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AGON (᾿Αγών)
G. Bermond Montanari
Personificazione della gara, ovvero il genio delle gare atletiche, di cui conosciamo rappresentazioni attraverso le fonti letterarie, dalle quali tuttavia non possiamo [...] maschile alata sulla columna caelata dell'Artemìsion di Efeso. Nel mare presso Mahdia in Tunisia si sono trovate un' erma dionisiaca e una statua di genio alato in bronzo, che sono state ricostruite come una personificazione di A. opera firmata di ...
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MELAMPO (Μελάμπους, Melampus)
S. de Marinis
Figlio di Amithaon, è figura assai complessa della mitologia greca dove appare nella doppia qualità di taumaturgo, o meglio di sacerdote, capace di purificare [...] sua figura) tutti gli elementi, anzi il prototipo stesso delle arti purificatrici e salutari che erano connesse con il culto mistico dionisiaco.
È questo il caso del mito delle Pretidi; le tre figlie di Proitos, re di Tirinto erano state colpite da ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
percussionismo
s. m. La musica degli strumenti a percussione. ◆ la secolare Scuola di ballo del Teatro alla Scala […] ha scelto due brani con coreografie del primo ballerino della Scala Biagio Tambone. […] Il secondo, «Kodo», ovvero «battito...